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Top Spin Messina da sogno a Carrara! Mutti firma il 3-3 e il secondo scudetto

La Top Spin Messina Fontalba ha conquistato il secondo scudetto della sua storia. A tre anni di distanza dal primo, dopo la vittoria per 4-1 ottenuta in casa nella finale playoff di andata, ha completato l’impresa sul campo degli eterni rivali dell’Apuania Carrara, che erano i campioni in carica e andavano a caccia del sesto titolo dopo la recente vittoria della Europe Cup, riportata in Italia dopo ben 38 anni.

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L’esultanza sfrenata di Matteo Mutti, vittorioso in due singolari

Ai siciliani sarebbe bastato un pareggio e proprio sul 3-3 è terminato l’incontro andato in scena al Palasport di Avenza, sotto gli occhi anche del vicepresidente vicario della Fitet Carlo Borella, che ha effettuato la premiazione. Pesantissimi i due successi di Matteo Mutti, che si sono uniti a quello di João Monteiro.

In apertura Andrej Gacina dal 3-3 è scappato sul 6-3 e poi sul 10-4, concludendo agevolmente. Nel secondo parziale è stato Yaroslav Zhmudenko a guidare costantemente e a imporsi. Nel terzo il croato è scattato avanti fin dal primo punto e ha faticato solo quando si è trovato con tre set-point a sua disposizione (10-7), sfruttando l’ultimo. Nella quarta frazione dal 4-4 Gacina si è guadagnato un piccolo margine, che ha conservato fino al traguardo.

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Per la Top Spin Messina è il secondo scudetto in quattro anni

Nel secondo singolare si è lottato punto a punto (8-8), poi Mutti si è preso il primo set. Nel secondo ha rimontato Lubomir Pistej da 1-4 a 5-4 e dal 6-6 non ha lasciato scampo all’avversario. L’atleta della Top Spin nel terzo parziale ha insistito (4-1), è stato recuperato e superato (5-6) e dal 7-7 si è conquistato due match-point (10-8). Pistej li ha annullati e alla sua prima chance (11-10) è stato efficace. Al ritorno al tavolo lo slovacco ha allungato (5-1) e Mutti ha risposto con un break di 7-0 (8-5). Si è procurato altri quattro match-point (10-6) e al secondo ha completato l’opera, portando alla causa un successo fondamentale.

Mihai Bobocica ha assunto l’iniziativa (4-1) e ha mantenuto il margine (7-4). Monteiro si è aggiudicato cinque scambi consecutivi (9-7) e al primo set-point (10-9) è passato a condurre. Il portacolori carrarese alla ripresa del gioco ha fatto l’andatura e si è issato in parità. Il portoghese dal 4-4 della terza frazione ha innestato il turbo e si è annesso di forza il 2-1. Bobocica ha reagito (4-2) e si è proseguito a elastico fino all’8-6. Il 4-0 ha consegnato a Monteiro due palle match (10-8) e la seconda è stata quella buona.

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La Top Spin Messina in posa con la bandiera ucraina

Zhmudenko e Pistej si sono spartiti i primi due set, piuttosto equilibrati per metà. Al ritorno al tavolo lo slovacco non ha approfittato del vantaggio di 7-3 e l’ucraino ha rialzato la testa e messo le mani sul terzo parziale. Pistej ha dominato il quarto e si è andati al quinto, nel quale Zhmudenko ha cambiato campo sul 5-2 e subito dopo ha chiuso uno scambio da cineteca con un top di rovescio fantapongistico. Il beniamino di casa dal 4-7 ha riaperto i giochi (9-8) e ha avuto un match-point (10-9), che gli è bastato.

Anche Gacina ha lottato, recuperando contro Monteiro nel primo set da 0-4 e nel secondo da 0-5 e prevalendo in entrambi i casi. Nel terzo il croato è stato sempre avanti e, dopo essere stato risucchiato dal 9-6 al 9-9, ha fatto suoi gli ultimi due punti. Si è deciso tutto nel derby azzurro e Mutti nel primo parziale è stato sempre in fuga. Non ha concretizzato quattro set-point (10-6) e il quinto (11-10) gli ha sorriso. L’alfiere messinese nella seconda frazione è stato una furia e nella terza ha preso il largo (5-1). Sul 10-6 Bobocica ha salvato i quattro punti per lo scudetto e alla quinta Mutti ha esultato e si è offerto all’abbraccio di tutta la panchina, sulla quale sedeva il tecnico Marcello Puglisi.

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Top Spin Messina Fontalba e Apuania Carrara nella finale di ritorno

Il più giovane della truppa è stato senza dubbio il migliore in campo e una grande fetta del tricolore è merito della sua doppietta. Una soddisfazione da condividere con il presidente Giuseppe Quartuccio, coach Wang Hong Liang (assente per Covid), il direttore sportivo Roberto Gullo e tutta la società, che ancora una volta riscrive la storia dello sport messinese e del tennistavolo italiano. Durante la premiazione l’ucraino Yaroslav Zhmudenko ha mostrato la bandiera del suo Paese provato dalla guerra con la scritta “Stop War”. In trionfo anche Marco Rech Daldosso, schierato nell’arco della stagione.

Apuania Carrara-Top Spin Messina 3-3
Andrej Gacina – Yaroslav Zhmudenko 3-1 (11-5, 8-11, 11-9, 11-7)
Lubomir Pistej – Matteo Mutti 1-3 (8-11, 7-11, 12-10, 7-11)
Mihai Bobocica – João Monteiro 1-3 (9-11, 11-7, 6-11, 9-11)
Lubomir Pistej – Yaroslav Zhmudenko 3-2 (6-11, 11-8, 8-11, 11-5, 11-9)
Andrej Gacina – João Monteiro 3-0 (11-7, 11-9, 11-9)
Mihai Bobocica – Matteo Mutti 0-3 (10-12, 2-11, 10-12)

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