La quinta prova del Mondiale MxGP vede Tony Cairoli pur lottando con la solita grinta chiudere ai piedi del podio. Con un nono e un secondo posto nelle due manche disputate nel Gp di Kegums, il centauro pattese chiude in quarta posizione la classifica generale del Gp, consolidando il quarto posto (con gli stessi punti del terzo), nella graduatoria del mondiale. In Lettonia si corre per la terza volta consecutiva in una settimana, con sole e temperature un po’ più calde delle precedenti.
La pista è stata in parte modificata ma non ha cambiato molto la sua caratteristica principale: pista di sabbia profonda. Nella sessione cronometrata di qualifica ad ottenere la pole è la KTM 450 SX-F del Team Red Bull KTM Factory Racing di Jeffrey Herlings, mentre Jorge Prado (Red Bull KTM Factory Racing) ha segnato il terzo miglior tempo e Antonio Cairoli (Red Bull KTM Factory Racing) il dodicesimo. In gara uno Cairoli è incappato in una caduta di gruppo alla prima curva dopo il via, ed è ripartito nelle retrovie. Ventesimo al primo giro, il nove volte campione del mondo, vincitore del Gran Premio di Riga il mercoledì precedente, è riuscito a risalire fino al nono posto con una lunga serie di sorpassi. In gara due è partito molto bene tanto che dopo due curve era già in testa. Nel corso del primo giro ha però commesso qualche errore di misura ed è passato in quarta posizione, alle spalle del compagno di squadra Jorge Prado. Nel sesto giro Cairoli ha guadagnato la terza posizione superando Prado e dopo un paio di tornate ha superato anche lo sloveno Tim Gajser (Honda) collocandosi in seconda posizione, con Herlings davanti ormai troppo distaccato.
Con il nono e il secondo posto Cairoli è quarto di giornata e in classifica di campionato MXGP è al quarto posto, a pari punti con il terzo, il lituano Arminas Jasikonis (Husqvarna). “E’ stato un altro weekend positivo ma ad essere sincero sentivo che c’era la possibilità di vincere ancora come pochi giorni fa – ha detto Cairoli al termine del GP -. Purtroppo in partenza sono stato praticamente buttato a terra in fondo al rettilineo e ripartendo tra gli ultimi non potevo rimontare più di quanto ho fatto. La seconda manche è andata meglio anche se non stavo guidando molto fluido per un atterraggio duro in un salto che mi ha dato un contraccolpo alla schiena, verso la fine di gara uno. Ho cercato di stare il più vicino con i primi e ho provato a riprendere Jeffrey ma ero un po’ stanco per la rimonta della prima manche”.