Tobias Scoglio: “Papà aveva un carattere particolare, fu vicino a Milan e Napoli”

Tobias ScoglioTobias Scoglio in conferenza stampa (foto Ciccio Saya)

Il grande evento a Lipari in quattro giorni, dedicato alla memoria del padre Franco, lo ha reso orgoglioso e felice. Tobias Scoglio, ai microfoni di MessinaSportiva, si è detto entusiasta dell’iniziativa: “Dopo tanti anni di buoni propositi finalmente è stato organizzato un evento in onore di papà. Devo dire grazie di questo a Gaetano Orto e a Raffaele China, anche per essere riusciti a portare a Lipari i famosi “Bastardi” di Scoglio. Ci sono giocatori come Romolo Rossi e Antonio Bellopede, con i quali ho un legame particolare e ci sentiamo spesso, altri li ho rivisti dopo tantissimo tempo. Avevo 10-12 anni ai tempi in cui mio papà allenava quel grande Messina”.

Foto e ritagli di giornale dedicati a Franco Scoglio

Un carattere duro, tutto d’un pezzo, l’essere sincero ad ogni costo. Ecco il suo ritratto di papà: “Aveva un carattere particolare, si definiva un diverso, il che sicuramente lo ha portato avanti, ma dall’altro lato era troppo schietto nei confronti dei presidenti e ciò lo penalizzava a tal punto da non farlo approdare in grandi squadre. Ha avuto diverse possibilità, sfumate per vari motivi. Sarebbe potuto andare sia alla Juventus di Boniperti o al Napoli di Ferlaino, ai tempi di Maradona, che poi vinse lo scudetto riconfermando Bigon. Sarebbe potuto approdare allo stesso Milan, ma vi furono dei contrasti con Galliani, sfumò tutto e Sacchi la ebbe vinta. La sua carriera l’ha fatta in modo pulito, non era una persona attaccata ai soldi e al lucro, ma viveva la panchina con certi valori che nel calcio di oggi non ci sono più”.

Il Messina portato in B nel 1986 e il Genoa, l’altra sua grande passione. Alla guida del “Grifone” il Professore ha scritto pagine indelebili, conquistando la promozione in A nel 1988/89 e successivamente la salvezza nella massima serie, per poi allenare nuovamente i rossoblù nel 1993/94 e nel 2001. “Genova l’ha amata tantissimo, come Messina. In una circostanza lasciò la squadra del Genoa e mezzo milione di euro attuali, rinunciando all’ingaggio. Diceva che i presidenti vanno e vengono come gli allenatori, gli interessavano i giocatori e la tifoseria e con loro voleva instaurare anzitutto un rapporto e un legame, in questo ci è sempre riuscito. La riprova l’abbiamo avuta con la partecipazione di 8/11 di quella grande squadra del Messina di allora che hanno risposto all’invito dei responsabili di Lipari”.

Romolo Rossi alla mostra su Franco Scoglio

Nel Museo allestito per l’occasione tante immagini e cimeli legati a Franco Scoglio. “Ci sono foto dall’inizio della sua carriera, sebbene la mostra fotografica non sia esaustiva. Con più tempo a disposizione magari avremmo fatto ancora meglio. Vanno ringraziate le persone che si sono adoperate a fornire materiale fotografico, a partire da Francesco Saya. La Gazzetta del Sud, Niki Patti e io stesso abbiamo procurato altri scatti, come i liparoti del periodo in cui giocava qui. Anche così è stata molto bella e variegata”.

Tobias vive in Germania, ma da lì segue sempre le sorti della squadra giallorossa: “La squadra e la città ci sono rimaste nel cuore. Mio figlio è nato a Messina ed è orgoglioso di essere messinese. Io ho vissuto la mia infanzia lì, conservo dei bellissimi ricordi “.