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Tiger, Perricone: “Mancati a livello mentale, ma sapremo rialzarci”

Il 3-0 del “Micale” è difficile da dimenticare, ma la Tiger Brolo cerca di voltare pagina in vista dei prossimi impegni, a cominciare dalla difficile trasferta di Rende. Lo staff tecnico, chiamato a sincerarsi delle condizioni di qualche acciaccato, dovrà anche studiare delle alternative in attacco, complice l’assenza dello squalificato Calabrese. Al sito ufficiale del club ha parlato il difensore Claudio Perricone, ritornato sull’amaro derby di Capo d’Orlando: “Siamo mancati a livello di squadra e personalmente nel primo e nel terzo gol potevo fare di meglio. Non era una partita facile, perché malgrado i loro problemi societari sapevamo che avrebbero messo tutto in campo. E poi era un derby, quindi le motivazioni non mancavano di certo. Di sicuro dobbiamo rimboccarci le maniche perché questo è un campionato tosto ed ogni partita è come una finale. Sono conunque sicuro che sapremo rialzarci”.

Una formazione della Tiger Brolo
Una formazione della Tiger Brolo

Domenica c’è la gara di Rende, un altro ostacolo non semplice da superare. “In questo campionato non regala niente nessuno, le cose vanno conquistate. Andremo lì con la consapevolezza che troveremo di fronte un ottima squadra, ma se mettiamo tutta la voglia che ci contraddistingue sono sicuro che faremo un’ottima partita”.

Perricone, classe ’96, ha raccontato quindi i suoi inizi, descrivendo anche pregi e difetti in campo: “Nasco terzino destro, ma posso adattarmi anche a sinistra. Calcisticamente sono cresciuto in una delle migliori società di Palermo, il Calcio Sicilia, facendo la trafila dagli Esordienti fino agli Allievi. Il mio allenatore è stato Gigi Prestigiacomo, al quale sono molto legato perché la maggior parte delle cose che so fare me le ha insegnate lui. E’ stato anche su suo suggerimento se oggi sono qui alla Tiger. Ora sono felice di essere rimasto un altro anno. Io do il sempre il 100%, in qualsiasi posizione giochi. Direi che sono molto aggressivo, attacco spesso l’uomo e soprattutto cerco di giocarmela sempre sull’anticipo, mentre dovrei migliorare lo stacco di testa, anche perché non sono un gigante”.

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