Tiger Brolo e Due Torri torneranno ad affrontarsi domenica, sarà la prima volta in serie D. Non sarà una gara scontata quella tra due squadre identiche per campo di gioco, ambizioni, politiche a favore del low cost e dei giovani calciatori ma completamente opposte, attualmente, quanto all’umore. Parliamo di questo e non solo con Antonio Magistro, DS Tiger che dopo lo psicodramma vissuto contro la Leonfortese, carica i tigrotti.
Direttore, domenica la Leonfortese ha sfatato il tabù trasferta contro la sua Tiger . C’è comunque poco da recriminare, per voi, sul piano del gioco, viste le tre espulsioni subite. Qualche impressione?
La partita è di fatto finita dopo 55-60 minuti, quando siamo rimasti in nove uomini . Di Senso e Librizzi, paradossalmente, erano stati anche i due migliori in campo. Nonostante ciò abbiamo avuto due occasioni limpide per pareggiare e l’arbitro c’ha messo del suo con terza espulsione e rigore alquanto generosi. Non posso dare un giudizio tecnico proprio per queste ragioni, essendo stata una gara strana partita sui binari dell’equilibrio. Non era la nostra miglior giornata, ma sicuramente non era un’occasione da buttare.
State attraversando un momento sfortunato e forse il nervosismo è da attribuire ai risultati che tardano nonostante sforzi visibili. Dopo un inizio positivo cosa succede a Brolo? E’ tempo di correggere il tiro?
Ovviamente ci stiamo muovendo. E’ normale che quanto sia successo nell’ultimo mese, dal mio sfogo a tutto il resto, abbia portato nervosismo all’interno della squadra. Lo sfogo di cui parlavamo è stato in tanti casi travisato, strumentalizzato per far capire che ci fossero screzi col paese anche se palesemente è tutta una cosa che parte dall’interno. Chiedo e chiediamo più vicinanza da parte della società, che è già molto presente quanto al profilo economico ma sembra, anche se è difficile da spiegare, abbia perso la voglia se parliamo dell’ aspetto gestionale. Siamo tutti colpevoli per ciò che è stato fatto male, ma già da domenica cerchiamo di rilanciarci con la vittoria.
Si respira già aria di derby nel territorio dominato da Tiger e Due Torri e di certo, in attesa delle decisioni del giudice sportivo, domenica sarà per voi un appuntamento cruciale. Cosa servirà a mister Bellinvia per sconfiggere i pirainesi?
Il giudice sportivo ci priverà dei tre espulsi per almeno due giornate, sperando che l’arbitro non abbia esagerato nel referto di gara. La partita capita a pennello perché nei derby molte motivazioni vengono da sé ed assisti ad occasioni in cui puoi, vincendo, fare parecchio morale. Abbiamo già cominciato a confrontarci ma faremo gruppo lungo tutta la settimana. Ci servono cuore, grinta, determinazione, perché i derby non sono partite, a mio giudizio, da vincere non sotto il profilo tattico ma guardando alle motivazioni di ciascuno. Si incontrano la nostra necessità di rifarci da un periodo sfortunato, data la classifica e quella di onorare uno scontro atteso per fascino e tradizione in tutta la zona.
C’è molto da fare in questi giorni sul mercato e Antonio Magistro vorrà tornare protagonista. Dopo aver allestito una rosa completa quest’estate, che si è andata sfoltendo, cosa vi manca per tirarvi fuori dalla zona calda della graduatoria?
Ritengo che si sia operato discretamente ad inizio anno ottenendo una rosa parecchio profonda. Essendoci usciti subito dalla coppa non c’era abbastanza spazio per tutti e vuoi anche per motivi economici, è sembrato giusto ridurre il cospicuo monte ingaggi. Adesso abbiamo inserito Saani e Cirianni, tra poco firmeranno due portieri e poi vedremo cosa offre il mercato di adeguato alle nostre esigenze, senza fare il passo più lungo della gamba.
Potreste già essere al punto giusto per guardarvi alle spalle e capire come la squadra si sta comportando in questo suo primo campionato di serie D. Cosa avete sbagliato ed in cosa la Tiger 2015 sarà più incisiva?
Qualcosa non sarà andato per il verso giusto ed anche se nella parte centrale di questi 14 match abbiamo fatto bene questa squadra non ha mai spiccato il volo, con la giusta continuità di risultati. Abbiamo perso a Capo D’Orlando, poi siamo andati a vincere a Rende ritornando in casa con un pareggio. Con 2-3 risultati utili consecutivi saremmo stati a 20-21 punti, credo meritati, ma il calcio resta fatto di episodi e dobbiamo far in modo che girino a nostro favore. La Tiger 2015 dovrà mettere in campo, con le giuste correzioni, molta più voglia. Ci manca molto specie dopo l’addio di D’Alessandro, perché la squadra era costruita nell’ottica di avere in porta un classe ’96. E’ stata una scelta consensuale dovuta a qualche problema interno. Cercheremo di fare quadrato per un gruppo di calciatori in cui ho fiducia , a mio avviso ottimo, che attraversa prima di ogni altra cosa, una crisi mentale. Andremo avanti fino alla fine, con questi uomini, verso la salvezza che dovremo far diventare alla nostra portata.
Volgiamo lo sguardo alla situazione del nostro calcio. Va male l’Orlandina, tante squadre nei campionati inferiori si stanno ridimensionando e lei ha già lamentato difficoltà logistiche. Che scommesse vorrà fare, da solo o per la Tiger, in questo quadro?
Ciò di cui parli è dovuto alla direzione generale dell’economia. Quest’anno qualcuno lo ha capito, qualcun altro non ancora e noi stiamo capendo adesso che nonostante il prestigio dovuto ad un campionato di serie D per un paese di 5.000 abitanti , l’economia locale non riesce a supportarci se non con le risorse dei nostri due più grossi imprenditori e di altri sponsor che fanno il possibile. Dobbiamo mantenere la categoria anche se oggi si vede tutto nero, perché sarebbe un peccato se si perdesse la squadra che passata in 10 anni dalla terza categoria alla quarta serie nazionale, è vicina ad essere un miracolo sportivo.