Nicolò Donida è uno dei nomi caldi sul fronte mercato per il Messina, chiamato ad ampliare il ventaglio di scelte sulle corsie esterne. Anche Benvenga non sembra infatti rientrare più nei piani di Grassadonia, dopo l’esclusione per scelta tecnica dalla gara con il Barletta. A Cane e Donnarumma i peloritani potrebbero così aggiungere l’elemento in uscita dal Lecce che lo ha ufficialmente messo sul mercato. Classe 1992, ha collezionato nove presenze nella prima parte di stagione giocata con i pugliesi. Finito però sul banco degli imputati dopo il 3-3 con la Vigor Lamezia del 6 gennaio, è rimasto in panchina nella successiva sfida con la Lupa Roma. Laterale destro, ha ricoperto all’occorrenza anche il ruolo sulla fascia opposta. Il direttore sportivo dei salentini, Antonio Tesoro, figlio di Savino, presidente del Lecce, conferma alla nostra testata i contatti con il club di Lo Monaco: “Donida piace al Messina. Ci è stata chiesta la disponibilità a trattare e da parte nostra non vi sono problemi. Adesso spetta al ragazzo mettersi d’accordo e decidere la sua prossima destinazione. Anche Savona e Lumezzane si sono comunque interessate a lui”.
Acquistato nella scorsa estate dal Cuneo il difensore ha un contratto in scadenza con il Lecce nel prossimo giugno. “Le sue partite le ha giocate – spiega Antonio Tesoro – alcune molto bene, altre meno. Era stato ingaggiato per ricoprire in quel ruolo un’alternativa valida. Davanti a sé ha infatti un giocatore importante come Mannini. Quando è stato chiamato in causa Donida ha comunque risposto. Si tratta di un profilo interessante che vanta una certa esperienza tra i professionisti. Nonostante sia un classe ‘92 ha già disputato quattro campionati, tra Prima e Seconda Divisione, tra le file di Pro Vercelli e Cuneo, prima di approdare al Lecce”. La sua partenza seguirebbe quella di Filippo Carini che il club pugliese ha ceduto da qualche settimana a L’Aquila.