La Procura Federale FIP ha invitato lunedì tutte le società regionali d’Italia che hanno sul tabulato giocatori extracomunitari una richiesta della documentazione utilizzata per il tesseramento entro le successive 48 ore. Tutte le posizioni di atleti privi di permesso di soggiorno valido, secondo quanto disposto dal comma 9 dell’articolo 1 del regolamento esecutivo tesseramenti, sono state quindi bloccate per documentazione incompleta (nel caso di richiesta di visto presentata in Questura senza aver già espletato le formalità per la concessione definitiva del permesso), con il possibile ritorno in campo solo in caso di effettivo rilascio del visto o posizione irregolare (nel caso di tesseramento effettuato tramite visto turistico).
La mail è pervenuta dalla Fip a tutte le società partecipanti ai campionati di C Silver chiedendo un’integrazione alla documentazione relativa al tesseramento degli extracomunitari.
Dopo tale richiesta le varie società siciliane hanno ormai preso coscienza del quasi certo rientro negli States degli atleti per evitare ulteriori conseguenze e diversi giocatori a stelle e strisce hanno già fatto ritorno a casa.
Quindi, le formazioni che hanno raggiunto i playoff e le altre che saranno costrette a disputare i playout (tutte messinesi) per salvare la stagione lo faranno, a questo punto sin dal prossimo week end di gare, senza l’ausilio degli americani. Di fatto, comincerà un altro campionato con diversi riferimenti in campo per chi ha potuto godere dell’apporto degli extracomunitari. Un vero pasticcio che colpisce il basket, causa una legislazione, a tal proposito, non chiarissima e che potrebbe falsare un campionato nel momento decisivo.
Chi non subirà stravolgimenti è Il Nuovo Avvenire Spadafora che, insieme con Cus Catania e Ragusa, è stata l’unica a non tesserare americani e ha allestito un organico di soli atleti locali.
“Abbiamo fatto una scelta ad inizio stagione – ha detto il coach di Spadafora Luigi Maganza, che si è fatto promotore della battaglia contro i tesseramenti irregolari – e pretendiamo che tutte la altre società rispettino le norme. È giusto che si faccia chiarezza sullo scottante tema dei presunti tesseramenti irregolari”.