I consulenti dell’investitore torinese Fabrizio Mannino hanno inviato alla proprietà dell’Acr Messina l’offerta per l’acquisizione delle quote del club. Ad inoltrare la Pec, in tarda mattinata, i legali Enrico e Francesco Bella, che già firmarono nel maggio scorso il documento inviato al sindaco Federico Basile, con la manifestazione d’interesse per la società peloritana.
Non sono stati diffusi i dettagli relativi alle cifre della proposta, che sarebbe corredata dalla bozza di un contratto preliminare d’acquisto. Nel documento sarebbero previste svariate clausole legate ai debiti pregressi, alla sostituzione della fideiussione richiesta dalla Lega Pro al presidente Pietro Sciotto lo scorso 20 giugno, all’atto dell’iscrizione, e anche ai crediti, relativi al “minutaggio” dei più giovani e ai premi di valorizzazione di alcuni under.
Dopo quasi due mesi di ipotesi e indiscrezioni la parola fine alla vicenda, in un senso o nell’altro, sembra ormai ad un passo. La famiglia Sciotto in queste ore valuterà la proposta e darà una risposta definitiva. Poi ci si dovrà buttare a capofitto nella pianificazione della prossima stagione, che è già alle porte, dal momento che il 20 agosto è previsto l’esordio in Coppa Italia e una settimana più tardi l’esordio in campionato.
Vero è che due estati fa l’allora direttore sportivo Christian Argurio iniziò ad allestire l’organico soltanto ad inizio agosto, dopo che il campionato di D vinto dal Messina si era concluso ad inizio luglio per i tanti rinvii imposti dall’emergenza Covid. Poi la separazione dal socio di minoranza Carmine Del Regno e dal ds Cocchino D’Eboli e le trattative che portarono all’inatteso ritorno in città di Pietro Lo Monaco dilatarono ancora i tempi della programmazione della prima serie C dell’era Sciotto.
Ma sulla tabella di marcia il Messina è comunque molto attardato rispetto alle altre contendenti. Va quindi archiviata la questione societaria. Sciotto o Mannino dovranno presto mettere da parte le questioni contabili, che hanno sfiancato anche i più fedeli sostenitori giallorossi, e dedicarsi esclusivamente alla definizione del nuovo staff dirigenziale e tecnico e alla costruzione del nuovo organico, ripartendo magari da qualcuno degli elementi ancora formalmente sotto contratto, ma già corteggiati sul mercato.