A Messina, all’Istituto d’Istruzione Superiore “Verona Trento”, con la testimonial d’eccezione, la campionessa Giada Rossi, bronzo ai Giochi Paralimpici e ai Mondiali, è stato presentato il progetto TennistavolOltre, avviato dalla Federazione Italiana Tennistavolo, in collaborazione con il progetto Ogni Sport Oltre.
L’incontro ha avuto inizio con diverse testimonianze di attività e giochi paralimpici, le cui conquiste, dovute anche a una sinergia tra future generazioni e istituzioni di ogni tipo, sono veramente significative a livello personale e interrelazionale, prima ancora che sportivo. Un esempio è il Baskin, disciplina in cui gareggia la società Castanea Basket di Messina, nella quale atleti normodotati e portatori di disabilità scendono insieme in campo. Oppure il progetto “Il Giro dei due Mari con Marzia”, ispirato e organizzato da Marzia, una giovane ragazza messinese, e dalla sua famiglia. A Marzia, non potendosi muovere liberamente, è stata costruita una bici speciale, con la quale percorre tutta la Sicilia. Alla pedalata partecipano 40 ciclisti, più 20 membri dello staff e qualsiasi amatore desideri essere parte di questo lungo tragitto che, nella sua ultima edizione, in tre giorni ha raggiunto i 300 km, toccando ben 40 comuni della provincia di Messina. Lo scopo è abbattere ogni barriera mentale, facendo cadere concretamente le barriere fisiche delle città raggiunte, anche eliminando un semplice scalino.
Parole importanti che hanno, sin dall’inizio, riempito di emozioni la sala gremita di giovani. Poi è toccato a Giada, testimonial del progetto. A soli sei anni è già un’eccellenza della pallavolo, partecipando a campionati di alto livello. A quattordici anni un incidente con un tuffo in piscina la rende tetraplegica e le fa abbandonare lo sport per quattro anni, finché scopre il tennistavolo, diventando nel giro di due anni la campionessa che tutti conosciamo. Come afferma Enzo Falzone, vicecommissario FITeT Sicilia e delegato Coni Catania, “il mondo della pallavolo perde una grande atleta ma il mondo del tennistavolo ne acquista un’enorme”. Giada racconta come la cosa più bella sia stata scoprire che questo era davvero il suo posto, per l’atmosfera, il senso di gruppo che si crea, il viaggio da intraprendere insieme. Ed è questo ciò che, prima di tutto, si propone di raggiungere il progetto TennistavolOltre, probabilmente il più grande progetto di integrazione di giovani disabili del nostro Paese.
Tutto nasce grazie a una piccola, ma ambiziosa, idea, che la Federazione Italiana Tennistavolo ha potuto realizzare grazie al contributo della Fondazione Vodafone Italia, attraverso il bando OSO – Ogni Sport Oltre, e del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza di Consiglio dei Ministri. Questo programma innovativo prevede un’azione di formazione e informazione sul tennistavolo nelle scuole e, in particolare, nelle classi dove sono inseriti alunni con disabilità fisica o mentale, in modo tale da avvicinarli all’attività sportiva, rendendo, al tempo stesso, il tennistavolo uno strumento di crescita e integrazione. 60 province e 100 scuole saranno selezionate per questo stesso percorso che l’Istituto Verona Trento ha l’orgoglio di iniziare oggi, da apripista assoluto, dimostrando, come afferma l’assessore alla Cultura Roberto Vincenzo Trimarchi, “l’eccellenza, troppo spesso misconosciuta, di Messina, capace di fare questo e andare anche oltre”.
È una fase di sperimentazione, il cui obiettivo è far percepire che, attraverso lo sport, viene raggiunto un benessere sociale, fisico, mentale, fondamentale per la vita. I vari plessi scolastici stanno iniziando ad essere scelti, coinvolgendo oltre 1000 alunni con disabilità, 10000 con i compagni di classe e 20000 con tutte le persone delle comunità scolastiche, non solo con attività pratiche ma di sviluppo e formazione per i ragazzi. Come ritiene, infatti, il segretario generale della FITeT, Giuseppe Marino, “i protagonisti sono i ragazzi, e solo grazie a loro sono realizzabili i risultati auspicati. La prima presentazione è avvenuta a Roma, nella quale le finalità e le modalità del progetto sono state apprezzate fortemente, a tal punto che il Miur ha creato una commissione specifica finalizzata a monitorare l’andamento del progetto”. Alla presenza, infatti, del Ministero, si terrà la festa d’inaugurazione, presso la sede paralimpica creata a Verona.
A rendere ancora più coinvolgente e d’impatto l’incontro è stata l’esibizione, dinanzi all’esultanza dei presenti, della squadra di serie A1 di tennistavolo della Top Spin che, presente a Messina per sfidare i campioni d’Italia in carica dell’Apuania Carrara poche ore dopo a Villa Dante, si è messa a disposizione del progetto, trasmettendo il valore dello sport come esperienza di vita a 360 gradi. Alla sfida si è aggiunta anche Giada, in seguito al tifo della platea, giocando per la prima volta dopo un intervento al gomito del braccio destro, regalando a tutti un momento sportivo irripetibile ed indimenticabile. Le parole di Giada, al termine della mattinata, lasciano un messaggio importante: “Io piango, mi arrabbio, mi diverto come chiunque altro e come chiunque altro merito di essere trattata. Ricerco la libertà di poter fare le cose come gli altri, non si tratta di essere migliori o peggiori, bastano pochissimi accorgimenti, un po’ di civiltà sia da chi vede la disabilità sia da chi la vive”. Giada ha preso la patente ed è totalmente indipendente, grazie ad un sistema per salire e scendere la carrozzina in autonomia. Ci vuole tanto impegno ma le soddisfazioni arrivano dove c’è la voglia di fare.
Messaggi forti, di speranza e determinazione per insegnare che, nella vita, si può andare sempre oltre. Una giornata piena di momenti intensi ed emozionanti, per l’importanza degli argomenti trattati, la forza delle testimonianze e la grande partecipazione dei ragazzi, tutta all’insegna dello sport, del divertimento e del sorriso. Simonetta Di Prima, dirigente scolastico dell’IIS Verona Trento, alla quale è stata consegnata, dal governatore regionale del Panathlon Eugenio Guglielmino e dal presidente provinciale Ludovico Magaudda, la “Carta dei doveri del genitore nello sport e quella dei diritti del ragazzo”, ha concluso l’evento ricordando che tutto è possibile e ringraziando chi, in particolare, ha reso possibile questo importante open day: la collega Giusy Scolaro (Dirigente dell’Istituto comprensivo Enzo Drago), Giuseppe Marino (Segretario Generale della Fitet Nazionale), Alessandro Arcigli (Delegato Coni Messina), Enzo Falzone (Vice Commissario Fitet Sicilia e Delegato Coni Catania), Paolo Puglisi (Presidente regionale Comitato italiano paralimpico), Giuseppe Laganga (Commissario Azienda Policlinico di Messina), Fabio Trimarchi (Coordinatore corso di laurea Scienze Motorie di Unime) e, ovviamente, Giada Rossi.