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Tavares: “L’addio al Messina? Non credevo in chi guidava la società. Qui ho però tanti amici”

Con Pozzebon compone un tandem offensivo di ex giallorossi. Diogo Tavares, autore di 10 gol con il Messina nello scorso campionato di Lega Pro, ha offerto una prestazione di grande generosità: “Siamo stati bravi nel primo tempo a capire che partita fare, anche per via dell’espulsione. Siamo stati sia bravi che fortunati, perché abbiamo reagito dopo il rigore che secondo tutti noi era fuori area, anche per l’arbitro, lo ha segnalato l’assistente che era più lontano di tutti. Siamo stati fortunati perché cercando il pareggio abbiamo lasciato qualche spazio in più e loro hanno avuto le occasioni per raddoppiare, ma non lo hanno fatto ed il nostro portiere ci ha messo molto del suo”. 

Pisseri in uscita bassa su Milinkovic

“Quando giochi da ex le senti ancora di più queste partite – aggiunge l’attaccante portoghese – oltretutto una gara importante per entrambe le città. Ad Agrigento avevamo lasciato qualcosa ed oggi lo abbiamo recuperato. Dobbiamo prendere di buono quanto fatto oggi, ma non commettere più gli errori di Agrigento, conservando questa cattiveria. Catania ti dà tutto, i playoff sono per noi davvero obbligatori”. 

Alla domanda se avesse rimpianto o meno la scelta iniziale di Catanzaro, Tavares risponde con assoluta schiettezza: “Non credevo nelle persone che guidavano la società del Messina, l’ho detto fin dall’inizio. Voglio però menzionare degli amici importanti, che nelle difficoltà mi hanno dato tanto, perché quando si segna è facile stare vicini. Cito Vittorio Fiumanò, Petralito, il direttore Argurio, il capitano Alessandro Parisi, Saro Cutuli, il dottore Consolo, Lello Manfredi, anche il dottor Grimaldi che non faceva parte della società ma ci dava una mano. Grazie a tutti loro, se lo meritano”. 

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