La settima frazione del Tour de France (190 km) è stata una vera e propria tappa di trasferimento, con il pronosticato arrivo a ranghi compatti. La vittoria è andata a Mark Cavendish. Il britannico ritorna al successo alla Grand Boucle dopo due anni di assenza, portando a 26 i successi totali nella manifestazione. Scongiurato nel finale il tris in una settimana del possente Greipel, che aveva pregustato una nuova affermazione.
In giallo Chris Froome, dopo il ritiro del precedente titolare della maglia di leader Tony Martin, già operato dopo la frattura della clavicola. La frazione è stata caratterizzata dalla fuga di cinque uomini. Il gruppo non ha mai lasciato molto spazio e l’azione dei battistrada si è esaurita a 15 chilometri dal traguardo.
Lo “squalo dello Stretto” — Dopo lo spavento della sesta tappa, oggi per Vincenzo Nibali una frazione tranquilla tranquilla. Il siciliano ha sempre pedalato nelle avvisaglie del gruppo, cercando di rischiare il meno possibile. L’ottava tappa di domani presenta insidie nel finale, con l’arrivo posto in cima all’erta di Mur de Bretagne, una salita corta ma con pendenze importanti. La brevità dell’ascesa non farà distacchi tra i big di classifica, ma bisogna ugualmente tenere alta la guardia.
L’ordine di Arrivo — 1. Mark Cavendish (Gb, Etixx – Quick-Step) in 4h27’25”; 2. Greipel (Ger); 3. Sagan (Slk); 4. Degenkolb (Ger); 5. Kristoff (Nor); 6. Demare (Fra); 7. Farrar (Usa); 8. R. Janse Van Rensburg (Saf); 9. Cimolai; 10. Bennett (Irl); 14. Guarnieri; 21. Gallopin (Fra); 22. Oss; 23. Nibali; 24. Froome (Gb); 31. Uran (Col); 36. Van Garderen (Usa); 46. Quintana (Col); 60. Contador (Spa).