Fine della corsa. Finisce al “De Simone” di Siracusa la stagione del Città di Taormina, sconfitto con un pesante 4-0 dagli aretusei che dunque accedono alla fase nazionale dei playoff, come fece la Jonica un anno fa. Sarebbe però ingiusto limitarsi soltanto al risultato, perché per almeno un’ora di gioco i ragazzi di Marco Coppa si sono fatti preferire agli avversari, sfoggiando un’ottima prestazione che avrebbe potuto cambiare le sorti della gara e, probabilmente, anche della qualificazione.
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Negli ultimi venti minuti di partita le reti messe a segno da Belluso, Palermo, Ficarrotta e da Savasta su rigore, che dunque premiano oltre misura i ragazzi di Gaspare Cacciola. Si lecca le ferite, invece, il tecnico Marco Coppa, che ringrazia comunque i suoi ragazzi, vittime della crudeltà del calcio: “Se ci si sofferma soltanto sul risultato finale si può pensare a una gara a senso unico, ma non è stato affatto così, anzi mi auguro che chi ha visto la partita abbia l’onestà intellettuale di raccontarne l’andamento. Devo fare i complimenti ai miei ragazzi perché per un’ora abbiamo giocato una grandissima gara, siamo venuti qui a Siracusa a dettare i tempi e a creare diverse palle gol”.
Determinanti alcuni episodi: “Se Max Lucarelli avesse buttato dentro quella palla ad inizio ripresa staremmo parlando di tutt’altro risultato, invece abbiamo subito una sconfitta immeritata e bugiarda per le dimensioni in cui si è verificata ed è la cosa che brucia più di ogni altra cosa. Il calcio alle volte sa essere davvero crudele, sono arrabbiato e deluso perché stavamo giocando una partita bellissima. Non posso, inoltre, non sottolineare come sullo 0-0 sia stato negato un rigore troppo evidente su Lucarelli, era una finale e si vive di episodi”.
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Una sconfitta che dunque pone fine alla stagione del Città di Taormina, ma Coppa rimane orgoglioso per il percorso fatto: “C’è soltanto da fare i complimenti ai ragazzi. Nello spogliatoio molti di loro stavano piangendo, ma non c’è da vergognarsi. Sono lacrime vere di un gruppo che era convinto di poter venire qui e vincere, sapevano di essere all’altezza della situazione e lo sono stati. Il calcio purtroppo non è una scienza esatta: raccontiamo una sconfitta assurda dopo una prestazione assolutamente degna e credo che se ne siano accorti anche i tifosi del Siracusa”.