Nulla da fare nel derby del “Celeste” per un Taormina sempre più in difficoltà. Dopo l’1-0 inflitto dal Città di Messina la classifica degli jonici è tutt’altro che esaltante. Lucida l’analisi del vice allenatore Carmelo Ferruggia che si sofferma su un momento quantomai delicato: “Abbiamo troppi infortunati e squalificati ed il ritardo nella partenza ci porta oggi ad avere questi problemi che speriamo di risolvere. La dirigenza è attiva, i giocatori si stanno impegnando, speriamo di recuperare presto qualche elemento e di tirarci fuori da questa situazione. In questa gara siamo mancati in tutti i reparti, il Città di Messina poteva anche raddoppiare, mentre noi potevamo soltanto sperare in un colpo di fortuna per acciuffare un pareggio che non avremmo meritato”.
Sulle prospettive della squadra e soprattutto circa le esigenze del club in chiave mercato Ferruggia aggiunge: “La nostra è una squadra nuova, dell’anno scorso sono rimasti appena due o tre giocatori. La dirigenza si è resa conto delle varie problematiche ed ora occorre stringere i denti per poi poter intervenire tra un mese operando degli innesti sul mercato. In questo frangente, infatti, potremmo soltanto attingere tra gli svincolati, ingaggiando dei giocatori che non sarebbero immediatamente pronti. Ci sono problemi sia a livello numerico che tattico, ma il mister non demorde e i ragazzi si impegnano al massimo, cercheremo di raddrizzare questa situazione. Bisogna prendere atto della realtà e di un campionato diverso rispetto al passato, con valori molto alti. Avendo ora da affrontare in successione Igea, Siracusa e San Pio ci attendono tre partite difficili, ma ci proveremo”.
Ferruggia si è dunque espresso sulle altre messinesi, già incontrate dal Taormina. “Il Città di Messina è una squadra con buone basi, composta da giovani che si impegnano e lottano. Il Milazzo, invece, non mi ha impressionato, ma ha comunque una rosa d’esperienza, con giocatori che sanno cosa vogliono. Mi è piaciuto particolarmente il Vittoria, però i valori si vedranno tra tre o quattro partite. Noi dobbiamo guardare a noi stessi che siamo in fondo alla cassifica per cercare di risalire, pur consapevoli delle difficoltà attuali”.