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Messina

Tanti sondaggi di mercato per un Messina spuntato. Gagliardini ai saluti

Due punti all’attivo dopo cinque giornate ed appena due gol realizzati, uno dei quali su calcio di rigore. I numeri fotografano tutte le difficoltà del Messina, ripartito dall’inferno dei Dilettanti per la terza volta in cinque lustri. Dopo la rinuncia alla C, che “rievoca” la scelta della famiglia Franza dopo la B salvata sul campo, il nuovo ACR ha tastato con mano quanto sia difficoltoso avviare un’immediata risalita.

Venuto
La rabbia di Venuto, allontanato anzitempo dalla panchina

Sul campo della Gelbison, fatale nel maggio 2013 all’undici di Lo Monaco, la truppa di Antonio Venuto non è andata oltre il pari. Eppure, a dispetto dei numeri, la squadra cresce. Ha proposto, o comunque abbozzato, qualche trama offensiva e cercato la vittoria anche in inferiorità numerica. Anche senza Bruno, sembra sia stata trovata la quadratura difensiva. Positiva la prova di Cassaro, in ripresa anche Colombini, dopo qualche svarione di troppo.

Migliorini sta prendendo in mano le redini del centrocampo, si rivede anche Lavrendi. Si attende un sussulto d’orgoglio da Pezzella, travolto fin qui dal grigiore generale. Nel calcio servono i risultati e l’appuntamento con la vittoria non può più essere rinviato, anche se tra le big, vere o presunte, hanno vinto solo Nocerina e Troina.

Dezai
Dezai non è riuscito a trovare la via della rete in gare ufficiali

Calciatori e staff tecnico sono sotto esame. Domani è previsto un colloquio tra il presidente Pietro Sciotto e il direttore sportivo Fabrizio Ferrigno, per fare il punto della situazione. Venuto dovrebbe restare al suo posto, ma sono attese comunque novità, per imporre una svolta.

Il primo male resta l’inconsistenza offensiva. Cocuzza e Dezai si stanno adattando al ruolo di prima punta, che non è il loro. Perfino un terminale come l’esperto Fabio De Luca, che in carriera ha superato la soglia delle cento reti in carriera e che era in campo contro il Messina con la Gelbison, avrebbe potuto alleviare il mal d’attacco. Il ds lavora  sotto traccia, alla ricerca di un calciatore funzionale, in grado di finalizzare l’azione e fare salire la squadra, con qualche sponda e tanto movimento.

Daniele Corvia
Ferrigno ha effettuato un sondaggio con Daniele Corvia, svincolatosi dal Latina. Non è mai sceso in C in carriera

Negli ultimi giorni non sono andati a buon fine i sondaggi con tre elementi di categoria superiore: Daniele Corvia, svincolatosi dal Latina con cui ha realizzato dieci reti nell’ultimo biennio in B, Giovanni Abate, che l’anno scorso ha timbrato per nove volte il cartellino in C con la Virtus Francavilla, e l’ex Luca Orlando, reduce dalle esperienze di Caserta, Piacenza ed Ischia. Nessuno di loro ha accettato il declassamento tra i Dilettanti, in attesa di una chiamata dai professionisti.

In attesa di altri movimenti in entrata, si concretizza però un’operazione in uscita. Raggiunto infatti l’accordo per la rescissione con il portiere Federico Gagliardini, che riceverà in cambio una buonuscita. La formalizzazione arriverà solo a dicembre, a mercato riaperto, ma di fatto già ora la rosa della prima squadra scende a 26 unità.

Ragosta
L’ingenuo cartellino rosso rimediato da Ragosta

Possibili altre novità in uscita nelle prossime ore: il ds vuole agevolare il lavoro dello staff tecnico e porre le basi a nuovi ingressi, da concretizzare a breve o nel corso della sessione invernale. In settimana inoltre è previsto il varo ufficiale della campagna abbonamenti, che di certo non sarà trainata dall’assenza di risultati. Ma il sostegno incondizionato della tifoseria, encomiabile anche in tempi di magra, è l’unica certezza che il calcio messinese ha potuto vantare in questo tormentato decennio.

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