La trasferta di Gliaca di Piraino potrebbe dare un’impronta decisiva alla seconda parte di stagione della Jonica. La squadra di Emanuele Ferraro si trova proprio a metà classifica, a cinque punti di distanza dalla zona playoff e con altrettanti punti di vantaggio sulla zona playout, una condizione che condivide con la Nebros, avversaria di domenica. La salvezza da raggiungere il prima possibile deve rimanere l’obiettivo primario di una società e di un gruppo squadra profondamente rinnovati, ma che più volte quest’anno si sono messi in mostra per qualità e organizzazione di gioco.
Tra i punti di forza c’è sicuramente Nacho Tabares, che guarda alla sfida della Nebros con cauto ottimismo: “Siamo consapevoli che affronteremo una squadra forte, che è diversa rispetto a qualche settimana fa. Hanno collezionato qualche risultato negativo ma la Nebros rimane comunque una formazione di categoria, a cui portare rispetto. Loro saranno arrabbiati, vengono dalla sconfitta di Modica ma se la sono giocata. Noi non ci poniamo obiettivi, vogliamo ottenere la salvezza il prima possibile e poi si vedrà. Qui c’è un progetto interessante, abbiamo iniziato a lavorare quest’anno con il mister e possiamo crescere. Siamo consapevoli di essere una buona squadra, dobbiamo guardare con fiducia al proseguo del campionato già a partire da domenica”.
Lo 0-0 interno contro il Real Siracusa Belvedere ha lasciato l’amaro in bocca, non tanto per l’andamento della gara ma per la prestazione un po’ sottotono dell’intera formazione giallorossa: “Credo che i primi venti minuti abbiamo giocato una buona partita. Pur non creando particolari pericoli alla loro porta l’inizio sembrava incoraggiante. Superata questa fase sono usciti loro alla lunga. Complessivamente non abbiamo giocato una buona partita ma davanti avevamo una squadra molto ben organizzata, brava a chiudere gli spazi. Noi forse potevamo essere un po’ più precisi nell’ultimo passaggio”.
Per Tabares questo rappresenta l’anno in cui si gettano le basi per la Jonica del futuro: “Mi piacciono molto la mentalità e il tipo di calcio che ci sta insegnando il mister. Cerchiamo sempre il gioco palla a terra e il fraseggio, è un tipo di calcio in cui credo tanto. Questa stagione per noi è fondamentale: stiamo incamerando molta esperienza che ci servirà a partire dal prossimo campionato. Qui si può crescere e maturare perché alle spalle c’è una società seria, che ci segue passo dopo passo. Siamo una formazione che ha sempre cercato di esprimere un’idea di calcio molto chiara ma nell’arco della stagione capitano partite come quelle di domenica scorsa in cui si sbaglia lo stop, il passaggio o il tiro che altre volte riescono, ma nel calcio questa è una cosa normalissima”.