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Sullo: “Il passato è alle spalle. Dovremo essere degni di rappresentare Messina”

Prima uscita ufficiale da allenatore dell’Acr Messina per Sasà Sullo, che ha incontrato la stampa cittadina telematicamente, commentando subito il calendario: “Non sono andato oltre la quarta o la quinta partita. Oltre ai derby per me è particolare anche la sfida con la Turris, con cui ho vissuto tre anni belli. Ma il calendario non dipende da noi e quindi lo prendo così com’è. Anche perché magari affronti una squadra sulla carta più abbordabile in un momento in cui sta benissimo e una big quando non è in forma”.

Zafferana Etnea
Il Messina al lavoro sul terreno di Zafferana Etnea

L’organico è in via di definizione, con dieci acquisti ufficializzati e tantissime trattative in corso. “Siamo in tredici, dovremo essere 24. Mancano ancora tanti giocatori. Ci sarà presto la Coppa Italia, la società ne è consapevole. Difesa a quattro e trequartista? Sinceramente non abbiamo un’idea unica. Cercheremo sul mercato sia gli elementi utili per giocare con due punte, sia un giocatore in grado di agire tra le linee. Dipende anche dalle opportunità: porteremo avanti tutti e due discorsi”.

Con gli impegni ufficiali già alle porte, conterà tanto il lavoro svolto a Zafferana Etnea: “Fortunatamente mi affianca un grande preparatore, Alessandro Innocenti, che ha lavorato anche per la Nazionale. Con lui stiamo cercando di rendere omogeneo il gruppo. C’è chi aveva già svolto un ritiro precampionato e chi ha lavorato meno. Dobbiamo mettere tutti in condizione per lavorare poi meglio tutti assieme”.

Fusco e Lewandowski
I portieri Fusco e Lewandowski in allenamento

L’ex centrocampista giallorosso non ama la retorica e lo mette subito in chiaro: “Odio distinguere tra over e under e anche sentire parlare del “mio” Messina. Non è il Messina di Sullo, l’ho detto subito ai ragazzi. L’obiettivo minimo è creare il prima possibile un gruppo che possa rappresentare degnamente la piazza. Andando avanti si vedrà dove potremo arrivare, ma lo deciderà il campo. Inutile dire ora che puntiamo a salvarci o a vincere il campionato. Ovviamente cercheremo di lasciarci dietro più squadre possibili”. 

Inevitabile pensare al gol promozione contro il Catania e alle imprese a cavallo tra A e B, con oltre 150 presenze complessive e 26 reti: “Sono trascorsi 14 anni dal 2007, da quando me ne sono andato. Il mondo cambia, come le persone e il gioco del calcio. Si impara tanto anche sbagliando, perfino ascoltando lo spunto di una persona al bar. Non possiamo vivere di ricordi e pensare a quello che è stato. Dobbiamo ripartire da zero e avere l’ambizione di creare qualcosa per scrivere una nuova storia. Non voglio essere retorico: a Messina ho ricevuto affetto incondizionato, che resta immutato. Quello che accadrà ora non andrà minimamente a intaccare il mio passato”. 

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