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Sullo: “Ho sempre accettato le critiche. Ma non si metta tutto in discussione”

Tre sconfitte in quattro gare hanno esposto il tecnico del Messina Sasà Sullo alle prime critiche: “Quelli che si ricordano di me da calciatore sanno che per un buon periodo di tempo c’era una parte della tifoseria che mi criticava aspramente. Io ho sempre accettato le critiche, la libertà d’opinione e espressione per me è sacra. Non mi sono mai fatto condizionare ed è così anche ora, la peggiore critica che potrei ricevere è un centesimo di quella che faccio io a me stesso. Sono una persona seria e onesta, lavoro dalla mattina alla sera per raggiungere gli obiettivi, facendo anche degli errori. Un progetto significa avere anche delle difficoltà, da superare con la determinazione delle proprie idee”. 

Celic
Celic gestisce un possesso (foto Andrea Rosito)

L’allenatore non cerca alibi, nonostante il momento delicato: “Non mi sono appellato mai a niente da quando ho iniziato quest’avventura, pur tra le difficoltà. Non ho detto niente sul rigore due metri fuori area (a Potenza contro il Picerno, ndr) o dell’infortunio di due difensori centrali e mai lo farò. Quando perdi le partite è sempre difficile. O ti fai condizionare o fai di tutto per migliorare e continuare a lavorare il più possibile credendo in quello che fai”. 

L’infermeria si è quasi del tutto svuotata. “A parte Simonetti e il lungodegente Matese porto tutti, ma sia Celic che Mikulic si sono allenati venerdì per la prima volta con il gruppo. Baldé è rientrato, Russo ormai è pienamente recuperato”. 

Baldé
Baldé è uno degli ex della sfida (foto Gabriele La Torre)

Cosa non ha funzionato mercoledì contro il Bari? “Ho rivisto la partita due volte. Ha avuto un grandissimo rispetto del Messina, devo fare loro i complimenti, però centralmente non ci hanno mai bucato. Il gol è arrivato da una rimessa laterale. Siamo rimasti in partita contro una corazzata e ci sarebbe da discutere sulla seconda rete. Avremmo dovuto assolutamente fare di più, ma non era spostando un giocatore da una zona all’altra di campo che avrebbe cambiato tanto. ”. 

Su un possibile cambio di modulo, invece, Sullo chiarisce: “Questa squadra può giocare in modo differente, ma non credo che la variazione sul tema sia il 4-3-3 perché andrebbe a penalizzare alcuni interpreti. Non è il vestito adatto come alternativa al 4-4-2. Con tutti a disposizione e sani qualcosa si può cambiare, ma non è quella la strada per rinforzare la situazione”. 

Acr Messina
I calciatori del Messina a colloquio con mister Sullo (foto Ciccio Saya)

“I numeri dicono che subiamo tanti gol – analizza il tecnico giallorosso – ma paradossalmente andando a vedere nello specifico non concediamo tantissime occasioni. Dopo sei giornate, in un percorso come quello prospettato all’inizio, andare a mettere tutto in discussione perché si sono perse due partite, non è la cosa giusta che l’allenatore del Messina deve fare. Questa squadra ha raccolto meno di quanto prodotto sul campo, avrebbe potuto avere qualche punto in più e comunque ha un’identità e un gioco, è questa la base di partenza”. 

Allo “Zaccheria” il Messina tornerà dopo la sconfitta per 2-0 rimediata in Coppa Italia lo scorso 15 settembre. Sono in salute, forti e organizzati. Il Foggia ha una sua identità ben precisa, ci metterà in difficoltà e dovremmo metterli in difficoltà anche noi quando avremo la palla. Otto undicesimi della squadra che ci ha affrontato in Coppa saranno gli stessi. Portano avanti le loro idee a prescindere da risultati o avversari e questo porta a dei risultati o a delusioni, di cui ci si assume la responsabilità. Di questo va dato atto a Zeman di averlo sempre fatto, è un esempio per gli altri allenatori. Nel calcio d’altronde ritornano tante cose, magari adattate ai tempi”. 

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