Il Messina ha subito la terza sconfitta nelle ultime quattro gare. Il tecnico Sasà Sullo è consapevole che la falsa partenza ha pesato oltremodo: “Ci abbiamo provato. Il gol subito a freddo ha messo la partita sui binari a loro congeniali. Queste difficoltà non faranno altro che migliorarci: non dobbiamo nasconderle ma cercare di superarle. Ci sono tante cose da correggere dopo una partita, dobbiamo migliorare sotto tanti punti di vista”.
La squadra è comunque cresciuta alla distanza: “Il gol è stato casuale, su una rimessa laterale loro, con qualche errore nostro. Lo abbiamo pagato fino al 25esimo. Poi piano piano siamo entrati in partita e accorciato gli spazi. Stavamo giocando un ottimo secondo tempo, senza subire. Avevamo creato i presupposti per far male, ma abbiamo peccato nelle rifiniture o nell’ultimo passaggio. Il secondo gol poi ci ha tagliato le gambe ma la gara era rimasta in bilico fino alla fine grazie all’impegno che non è mai mancato”.
Sarà necessario riflettere su una flessione, che probabilmente è inevitabile tra ritardo di condizione e rivoluzione estiva della rosa: “Bisogna analizzare bene tutto e pensare al Foggia. Ci dobbiamo rendere conto di chi siamo in questo momento. Abbiamo qualche punto in meno di quello che meriteremmo e in precedenza abbiamo giocato con piacere, divertendoci. Siamo un gruppo giovane, che ha qualità ma senza tutti gli effettivi a disposizione deve soffrire”. Lo staff medico valuta infatti le condizioni di Celic, Mikulic e Simonetti: c’è più ottimismo soprattutto per il primo, che a Foggia potrebbe tornare al fianco di Carillo. Torna a disposizione anche Adorante dopo la squalifica.
Il divario con il Bari è apparso evidente: “Loro sono al top, noi non possiamo che migliorare. Il gap si accorcerà alla lunga. In questo girone negli ultimi due anni hanno preso il largo la Ternana e la Reggina. Sto cercando di inculcare la mia mentalità, che è quella di giocare a pallone, perché alla fine ti premia. Abbiamo qualità da sfruttare e atleti da recuperare, poi si potrà ragionare su dislocamento tattico, senza troppa filosofia. In quattro giorni è arduo pensare di cambiare tanto, accadrà più in là magari”.
La trasferta di Foggia arriva a tre settimane dalla precedente, affrontata con un evidente turnover: “Non bisogna attaccarsi agli alibi. Dobbiamo fare di più, recuperare chi ha perso allenamenti o insegue ancora la condizione, che si acquisisce giocando. La gara di Coppa Italia darà indicazioni a entrambe le squadre. Lì abbiamo fatto molto bene, sbagliando dieci minuti decisivi. Sarà la base su cui lavorare per fare meglio”.