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Messina

Tutto sul calcio femminile siciliano: “Quando le ballerine danzavano col pallone”

E’ uscito il primo libro che ricostruisce dettagliatamente la storia del calcio femminile siciliano. “Quando le ballerine danzavano col pallone”, scritto da Giovanni Di Salvo, è stato pubblicato dalla GEO Edizioni. Spazio dedicato al mitico Messina che agli inizi degli anni ’70, trascinata dall’italo-tedesca Lo Bau, dominava il contesto siciliano e non solo. Inoltre sono presenti i risultati e le classifiche di tutte le varie compagini messinesi che nel corso del tempo hanno disputato almeno un campionato federale, anche a livello regionale, come S. Agata di Militello, Rocca di Caprileone, Taormina. Gli sportivi paladini potranno rivivere le gesta dell’Upea Capo d’Orlando, ultima società siciliana a disputare un campionato di serie A. Il testo è arricchito da tante fotografie e da un’ampia sezione dedicata a risultati, calendari, classifiche dal 1947 al 2013/14 relativi a Campionati, Coppa Italia, Coppa Sicilia e Rappresentativa Regionale.

Torregrotta 2004-05
Torregrotta 2004-05

Il libro ricostruisce passo per passo l’epopea delle ragazze in pantaloncini e calzettoni. Il calcio femminile, come la sua controparte maschile, nacque in Inghilterra alla fine del ‘800 dello scorso millennio. In Italia, invece, arrivò solo nel 1933 a Milano col Gruppo Femminile Calcistico. Ben presto però le ragazze furono costrette a mettere il pallone in soffitta perché il calcio femminile venne ostracizzato dal CONI. Furono le ballerine a dare nuova spinta al movimento nei primi anni del secondo dopoguerra in quanto iniziarono ad esibirsi non solo sui palchi dei teatri ma anche nei campi da gioco. I primi campionati a livello nazionale sorsero solo alla fine degli anni sessanta. Uno degli epicentri nello sviluppo del calcio femminile fu la Trinacria con la nascita di una federazione sicula (la F.S.G.C.F.), fondata dall’Avv. Andrea Patorno. Una “rivoluzione” culturale, in una regione popolata da gente con una mentalità poco aperta alle novità e legata a radicate ideologie spesso ormai anacronistiche in cui le ragazze erano costrette a giocare di nascosto da fidanzati e genitori.

Maria Cusmà
Maria Cusmà, ex Upea Capo d’Orlando, Ludos Palermo e Nebrodi Capo d’Orlando

Dopo la nascita della Federazione unica l’Avv. Andrea Patorno istituì un’altra sua federazione (la F.I.G.C.F.C.M.), che organizzò, per qualche anno, campionato, coppa Italia e addirittura una sua nazionale (che partecipò anche a un torneo Internazionale in Messico ed a una Coppa Europa) a cui presero parte squadre dal Lazio in giù. A piccoli passi il calcio femminile entrò nella famiglia della FIGC e nel 1986 venne inserita in ambito della Lega Nazionale Dilettanti. Seguirono l’istituzione della Divisione Calcio Femminile e la sua recente trasformazione in Dipartimento. Un testo che raccoglie frammenti di storia, personaggi e defunte federazioni che rischiano di perdersi nelle pieghe del tempo. Non mancano aneddoti, curiosità e note di colore. Una piccola appendice esamina il calcio femminile nelle sue altre incarnazioni: il calcio a 5 e il beach soccer.

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