Dopo i tre rinvii dei giorni scorsi, il presidente Natale Stracuzzi si è regolarmente presentato all’appuntamento fissato presso lo studio di Pietro Gugliotta, commercialista e vice-presidente dell’ACR Messina.
Oggetto della discussione l’offerta definitiva presentata dal gruppo di imprenditori calabresi rappresentati da Pasquale Gerace e Giuseppe Marcianò, che domenica hanno confermato la loro disponibilità ad acquisire la maggioranza della compagine societaria, secondo le modalità richieste dallo stesso Stracuzzi e dall’altro socio Pietro Oliveri. i due sono titolari dell’88% del club.
Grande attesa in città, e nello spogliatoio giallorosso, per l’eventuale stipula del preliminare di cessione delle quote. Nella giornata di domenica, Gerace e Marcianò hanno potuto visionare la versione definitiva del bilancio societario, aggiornata alla fine di gennaio. Stracuzzi e Oliveri, che potrebbero definitivamente uscire di scena dopo un anno e mezzo di gestione, hanno chiesto precise garanzie in merito al passivo accumulato, del quale non vorrebbero più essere chiamati a rispondere e per tutelarsi da eventuali azioni di responsabilità anche le liberatorie degli altri soci, Pietro Gugliotta, Giovanni Di Bartolo e Nino Micali, che fanno parte del consiglio di amministrazione.
Della nuova compagine, che si spera possa nascere nelle prossime ore, dovrebbe far parte anche un rappresentante degli imprenditori della Sicilia occidentale, che recentemente si sono avvicinati al club, ovvero Domenico Gallina, Ezio Ruvolo e Gioacchino Sinatra, che stanno supportando l’ACR in una fase delicata della sua esistenza attraverso le sponsorizzazioni della “Demma” e della “Pasta Poiatti”.
Per il Messina è un’autentica corsa contro il tempo. Entro martedì va infatti presentata la nuova fideiussione, che scongiurerebbe una penalizzazione fin qui mai incassata dal club nel corso della sua militanza in Lega Pro, e soprattutto vanno chiuse svariate operazioni di mercato fin qui abbozzate.
Dopo un mese caratterizzato dalle lettere d’intenti stipulate con Franco Proto ed Angelo Massone, alle quali non si è dato seguito, l’attuale proprietà cerca la quadratura del cerchio proprio in extremis. Basterà per scongiurare drammatiche conseguenze?