Alle 20:34 è stata scritta la parola fine ad una trattativa interminabile. Dopo tre anni si chiude la gestione di Pietro Lo Monaco, che paga un ultimo campionato disastroso, nel quale sono stati vanificati in gran parte i risultati raccolti nel precedente biennio.
A succedergli alla guida dell’ACR Messina è il neo-presidente Natale Stracuzzi, che accoglie con grande simpatia la nomina, arrivata a furor di popolo, considerata la volontà degli altri componenti della variegata cordata: “Così vogliono, così sia fatto. In questo momento provo soddisfazione e sollievo ma soprattutto una gioia immensa, nella speranza di poter dare un contributo fattivo. Si avvera il nostro desiderio”.
Qualcuno ormai non ci sperava più, dopo oltre un mese trascorso sulla soglia della Camera di Commercio, tra documenti contabili, bilanci, relazioni, bozze chiamate a fugare ogni dubbio sul passivo accumulato dal club ed in parte ereditato da gestioni ancora precedenti. “Quando ci siamo accomodati dal notaio non ho avuto più dubbi, ma prima ci sono stati momenti incandescenti per le posizioni diverse emerse durante la trattativa” ammette Stracuzzi, che appare quasi commosso.
A Lo Monaco viene concesso l’onore delle armi, comunque doveroso per chi ha investito, pur inanellando troppi errori nell’ultimo rettilineo: “Alla fine siamo arrivati ad un accordo comune. Ed entrambe le parti hanno mostrato grande flessibilità”. Da Stracuzzi arriva subito un annuncio a sorpresa: “Pietro Gugliotta sarà il nostro vice-presidente, un professionista il cui nome non era ancora filtrato in queste settimane. Adesso abbiamo bisogno dell’aiuto della città. Il pubblico, i cittadini, i messinesi dovranno fare la loro parte”. Un appello “urbi et orbi” dal nuovo massimo dirigente. Il miglior modo per salutare l’attesa “fumata bianca”, arrivata al termine di un conclave davvero interminabile…