C’era grande attesa per la conferenza stampa della proprietà dell’ACR e chi si attendeva subito dei nomi rimarrà deluso. A condurre a lungo le danze è stato il presidente Natale Stracuzzi: “Non abbiamo altro scopo se non il bene del Messina, non pensiamo affatto ai soldi. Vogliamo qualcuno che metta dei soldi nelle casse dell’ACR, non ne vogliamo noi. Una proprietà non resta a vita, ma la squadra sì. Cerchiamo dunque il meglio per un futuro più roseo”.
Inevitabile un riferimento alla lettera d’intenti sottoscritta il 2 agosto scorso con l’imprenditore ennese, già titolare dell’Atletico Catania: “La cessione? Non è una telenovela. Non ci sono ad oggi tante offerte, le abbiamo valutate, tra cui quella del dott. Franco Proto, persona perbene con cui abbiamo un ottimo dialogo, così come con il suo entourage. Siamo aperti a tutti, per questo abbiamo accettato la proposta di un gruppo di imprenditori che hanno offerto condizioni più vantaggiose non per noi ma per la squadra di calcio”.
Si è optato invece per un’offerta che prevede l’immissione di denaro cash nelle casse sociali. L’operazione è comunque ancora abbozzata: “Abbiamo scelto questo gruppo di imprenditori che tra non molto si insedieranno. Per motivi di riservatezza finché non si andrà dal notaio non si daranno i dettagli, ma è stata già trovata un’intesa. Entro la fine di gennaio questo gruppo immetterà dei capitali, tutto sta a nostra discrezione riguardo alle percentuali. Se dovessimo cedere il 33% delle quote mie e di Oliveri (che in coppia detengono l’88% complessivo del pacchetto azionario) andrebbero nelle casse 200.000 euro, in caso di 50% verserebbero 300.000 euro, con degli step, in caso dell’80% verserebbero 500.000 euro“.
Stracuzzi fa soltanto tre nomi, peraltro già filtrati sulla stampa nei giorni scorsi: “Angelo Massone è il rappresentante di questo gruppo di imprenditori romani. Dell’altro imprenditore non posso fare il nome, altrimenti la trattativa potrebbe saltare. C’è la volontà di affiancare il gruppo romano. Si tratta di un siciliano, è serio e molto facoltoso, interessato ad acquisire delle quote. Ringrazio inoltre Domenico Gallina e Ezio Ruvolo, che hanno dato un importante contributo economico. Massone? Il curriculum gli fa onore, è stato il presidente di una società di calcio e in Romania ha investito 2 milioni di euro, Ora si è impegnato a versare soldi e liquidità nell’ACR, fino a 500.000 euro”.