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Stracuzzi: “C’è l’accordo con il GAL Peloritani: è il nostro nuovo sponsor”

Dopo settimane di trattative il Messina ha finalmente raggiunto un accordo di massima con l’azienda che mostrerà presto il suo marchio sulla divisa biancoscudata. Ad annunciarlo è direttamente il presidente Natale Stracuzzi: “Abbiamo definito la trattativa con il “GAL Peloritani”, che promuove i prodotti tipici del nostro territorio. Ci sosterranno con una cifra sostanziosa. Si tratta in particolare di fondi europei che altrimenti andrebbero perduti”.

Il marchio del GAL Peloritani
Il marchio del GAL Peloritani, che presto diventerà ufficialmente il nuovo sponsor del Messina

Si attende soltanto la definitiva fumata bianca, che comunque non è più in discussione: “Potremo annunciare ufficialmente la conclusione della trattativa soltanto quando arriverà l’ok della Regione Sicilia, ma abbiamo appreso che è già arrivata una sostanziale approvazione dell’operazione. Sfoggeremo sulle nostre maglie un marchio messinese che promuove il nostro territorio. Impossibile pretendere di più…”.

Un accordo che garantirà ulteriore respiro alle casse societarie ma che non attenua l’amarezza del massimo dirigente per il ko di Lecce: “Fino al 55’ abbiamo giocato benissimo. Poi abbiamo pagato delle ingenuità: non si può subire un contropiede in cui un solo difensore si oppone a tre o quattro avversari. Peraltro ho visto e rivisto l’intervento su Parisi e non capisco come la punizione non sia stata ravvisata: l’arbitro ci ha penalizzato tanto, anche in occasione del primo giallo rifilato a Baccolo”.

Doumbia sposta la barriera del Messina con una spinta prima del tiro di Lepore
Doumbia sposta la barriera del Messina con una spinta prima del tiro di Lepore

Stracuzzi non ha digerito neppure quanto è accaduto in occasione del raddoppio di Lepore: “La punizione non c’era. Ma poi soprattutto Doumbia si è affiancato alla barriera ed al momento della battuta del compagno ha spinto i nostri calciatori verso il palo opposto, aprendo un varco. Chi ha calciato ha sfruttato quella fessura, beffando il portiere che peraltro era coperto. Una scorrettezza a gioco fermo che era stata evidentemente preparata. Arbitro e guardalinee avrebbero dovuto notarlo. Berardi ha rimproverato i compagni ma Doumbia avrebbe meritato una sanzione. Lo faremo presente anche in Lega”.

Il grande problema è che il Messina è rimasto a secco in cinque delle ultime sei gare e la società ne è consapevole: “Purtroppo in avanti abbiamo qualche lacuna, non riusciamo a pungere. Dobbiamo stringere i denti fino a quando non si rimetteranno in sesto Gustavo e Tavares. Sabato probabilmente si accomoderanno in panchina e potrebbero giocare 20 o 30 minuti, secondo quanto mi ha riferito lo staff medico. Ad ogni modo preferisco non parlare ancora di mercato, anche perché rischiamo di screditare gli infortunati o gli attuali attaccanti. Di certo senza tutte queste assenze oggi avremmo qualche punto in più”.

L'azienda che sponsorizzerà l'ACR promoziona i prodotti tipici del territorio messinese
L’azienda che sponsorizzerà l’ACR promoziona i prodotti tipici del territorio messinese

Anche nella sfida tra deluse con un Akragas in caduta libera i peloritani dovranno fare i conti con una situazione delicata: “Siamo attesi da una partita difficile, in cui saremo privi di Baccolo e Giorgione e quindi avremo problemi anche a centrocampo. Dobbiamo ritrovare la cattiveria e fare tesoro di quanto è accaduto al “Via del Mare”. Speriamo di avere almeno 6.000 spettatori, il doppio di quanto avvenuto con la Juve Stabia. Confidiamo ovviamente nel bel tempo, ma si tratta pur sempre di un derby”.

Sul fronte societario infine, prosegue l’abbattimento delle passività ereditate dalle precedenti gestioni: “Stiamo lavorando su più fronti per mettere in ordine i conti societari, anche se non è facile raccapezzarsi. Abbiamo trovato tante situazioni occulte che non ci erano state comunicate. Pendenze fuori bilancio, delle quali dovrà assolutamente rispondere Lo Monaco: lui stesso d’altronde assicurò che se ne sarebbe fatto carico. Il problema è che in questa fase ne rispondiamo noi. Abbiamo già avviato con i nostri legali delle azioni di responsabilità, per rientrare da queste somme, ma i tempi della giustizia sono biblici”.

Un altro primo piano di Lo Monaco (foto Francesco Saya)
La nuova proprietà sta sanando i debiti fuori bilancio ma ha avviato delle azioni di responsabilità nei confronti dell’ex presidente Lo Monaco

Al danno si aggiunge la beffa ma Stracuzzi pensa comunque positivo: “Quattro mesi fa si è rischiato seriamente di chiudere baracca. Oggi siamo una società in salute, che naviga nelle prime posizioni e sta valorizzando tanti calciatori acquistati a basso costo. Siamo anche benvoluti ed indicati come un modello da tanti club di C”.

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