L’attaccante Delfio Calabrese lascia il calcio giocato all’età di 46 anni. La sua decisione non passa inosservata, essendo uno degli attaccanti più prolifici in circolazione tra Promozione e Prima Categoria siciliana e, non più tardi della scorsa stagione, è stato capace di realizzare ben 25 gol consentendo al San Fratello di raggiungere la seconda categoria regionale. “Dopo tanti anni di battaglie, vittorie, sconfitte – ha scritto in un lungo post sul suo profilo social – è stata la mia ultima partita con la maglia del San Fratello. Forse qualcuno pensa che sto scappando ma chi mi conosce sa che non mi sono mai tirato indietro, perché nella mia vita sin da piccolo mi sono dovuto rimboccare le maniche e lottare per andare avanti in campo e fuori. Ho messo sempre la faccia in tutto, ma a volte si devono fare delle scelte dolorose”.
Inevitabile un pensiero per i tanti compagni d’avventura: “Per tutto c’è un inizio e una fine e credo adesso sia arrivato il momento di lasciare, consapevole di avere sempre onorato e dato il massimo per questa maglia, tante volte oltre le mie possibilità fisiche. Ma dove esse non arrivavano c’era il cuore. Nonostante il lavoro e la mia famiglia a cui devo tantissimo, mi sono messo di nuovo in gioco in un campionato difficile come la Promozione, soprattutto alla mia età. E tal proposito ci tengo a ringraziare mister Bongiovanni e il direttore sportivo Salvatore Proto ai quali mi lega un’amicizia fraterna, per avermi sempre supportato e creduto in me. Voglio ringraziare tutti i miei compagni di squadra, e sottolineo tutti, a partire dalla prima stagione in assoluto con questa maglia, quando ero solo un ragazzino, fino ad arrivare ad oggi. Siete stati la mia seconda famiglia.
L’impegno proseguirà comunque con il calcio giovanile. Delfio ha ringraziato anche la famiglia per la vicinanza di questi anni: “Lascio il San Fratello consapevole che tutti i ragazzi che ne fanno parte onoreranno la maglia fino all’ultima goccia del proprio sudore seguiti da un allenatore umile e preparato. Non so cosa mi riserverà il futuro, se troverò altri stimoli per continuare a divertirmi. Adesso dedicherò il mio tempo ai bambini della scuola calcio San Benedetto il Moro al quale cercherò di trasmettere i valori di questo meraviglioso sport che mi ha accompagnato in questi lunghi anni, sperando un giorno di vederli esultare a squarciagola sotto una curva piena di gente, proprio come ho fatto io. Chiudo ringraziando Dio e di nuovo i miei figli Antonio e Sophia e mia moglie Bettina per avermi supportato in tutti questi anni, non facendomi mancare mai un caloroso abbraccio dopo qualsiasi allenamento e partita, anche a qualsiasi ora del giorno. Forza San Fratello, sempre il tuo vecchietto capitano con amore”.