Fidelis Andria-Messina sfida d’alta quota. Chi l’avrebbe mai detto soltanto ad agosto. Se i giallorossi sono imbattuti dopo sei giornate nelle quali hanno collezionato 10 punti, la neopromossa formazione pugliese ha fatto addirittura meglio, guidando la classifica con due lunghezze in più. Tra i segreti dell’Andria, che detiene il miglior attacco del torneo (11 reti, come il Catania), c’è anche un reparto arretrato secondo soltanto alla squadra di Di Napoli per marcature incassate (4 contro 3).
Mariano Stendardo, centrale che ha cambiato maglia nella scorsa estate ma è rimasto in Puglia dopo l’esperienza a Barletta, è tra i pilastri della difesa. In riva allo Stretto per il campionato cadetto 2007-08, affronterà nuovamente da ex il Messina e nella settimana che conduce al confronto diretto sottolinea i meriti del prossimo avversario: “E’ una squadra partita in ritardo con un organico allestito praticamente in un mese. Vanno rivolti loro soltanto i complimenti, soprattutto al mister Di Napoli che è un mio amico. Abbiamo giocato insieme a Salerno e lui era uno degli elementi più importanti, d’altra parte lo dice la carriera che ha fatto. Io ero giovane, mentre Arturo fungeva da punto di riferimento per tutti, oltre che da vero esempio. Si notava già in campo che pensava da allenatore”.
Un altro tuffo nel passato per il difensore sarà rappresentato dall’incrocio con Alessandro Parisi, che scontata la squalifica rientrerà proprio sabato al “Degli Ulivi” e Christian Argurio, entrambi nell’FC Messina 2007-08: “Mi farà molto piacere rivedere Alessandro. Ai tempi di Messina eravamo in camera assieme, adesso lo ritroverò da avversario. E’ un altro giocatore molto importante che ha fatto la storia del club. Per lui immagino non sia facile ripartire dopo tre anni di squalifica, ma il suo rientro fa capire quanto sia attaccato a quella maglia. Ci tiene a far bene a Messina, in quella che rappresenta per lui una seconda casa e spera ora di vivere una seconda giovinezza. Ricordo con affetto anche Christian che all’epoca faceva già parte della società. Per tutti questi motivi sarà dunque una partita alla quale, essendo un ex, tengo in maniera particolare”.
Dopo l’esordio boom, con tanto di vittoria nel derby giocato a Lecce, l’Andria sta letteralmente volando sulle ali dell’entusiasmo. Quattro successi (l’ultimo per 0-2 all’Esseneto contro l’Akragas) e due sconfitte nel ruolino dei pugliesi. Stendardo svela i segreti del gruppo: “Stiamo facendo un ottimo campionato, ma la cosa importante è la compattezza del gruppo. Scendiamo in campo con umiltà dando il massimo e aiutandoci l’uno con l’altro. A parte me e Cortellini gli altri sono molti giovani. Dobbiamo rimanere coi piedi per terra, perché il nostro obiettivo è un torneo dignitoso. Il campionato è però livellato e non è sempre detto che alla fine riescano a prevalere i grandi nomi. In Lega Pro se non si ha lo spirito di gruppo è dura. Alla luce di ciò la stessa Ischia, a mio avviso, è una squadra da considerare tra le migliori”.
Sabato, per difendere la vetta, l’Andria dovrà superare l’ostacolo Messina. Di fronte si ritroveranno due difese fino a questo momento quasi impenetrabili. “Fa piacere per i difensori quando si subiscono pochi gol, ma i meriti vanno divisi tra tutti, perchè gli attaccanti si rendono in pratica i primi difensori. Spero che sabato possa essere una bella partita e che in campo ci sia la massima sportività. Il Messina è sicuramente una squadra da rispettare”.