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Stefani: “Volevo la C, ho scelto di pancia. Nella Reggiana calciavo le punizioni”

Il dodicesimo acquisto del mercato estivo del Messina è Mirko Stefani. Fino ad una settimana fa l’esperto centrale difensivo, che in carriera vanta 272 presenze tra C1 e C2, sembrava destinato ad affrontare con l’Arezzo la sua prima avventura in D. Sfumato il ripescaggio, la stampa toscana ha raccontato anche di uno scarso feeling con il tecnico Eziolino Capuano.

Mirko Stefani ai tempi della Reggiana
Mirko Stefani ai tempi della Reggiana

Il diretto interessato però smentisce ogni incomprensione ed anzi tiene a sottolineare il club amaranto per la grande disponibilità dimostrata: “Non ho avuto alcun tipo di problema né con la società né con il mister. Mi si è presentata la possibilità di tornare in Lega Pro, che era la categoria che comunque volevo, a maggior ragione in una piazza così blasonata, e ho ai dirigenti di concedermi questa possibilità. Non posso quindi che ringraziare l’Arezzo perché ho trovato gente che ha capito la mia situazione e mi ha consentito di tornare in terza serie”. 

Con il 30enne originario del Trentino il direttore sportivo Fabrizio Ferrigno ha intavolato una trattativa-lampo: “Ci ho messo due giorni a chiedere il permesso all’Arezzo. Sinceramente è stata una scelta di pancia perché non c’era niente da valutare. Ho accettato e torno nella categoria nella quale avevo voglia di misurarmi. Il mio obiettivo personale è dimostrare quanto valgo e spero di riuscirci nel migliore dei modi”. 

Stefani ha come detto un’esperienza decennale alle spalle tra C1 e C2. La prossima Lega Pro potrebbe essere però il torneo più competitivo tra quelli che ha affrontato: “Chiaramente questo lo dirà il campo. Di sicuro è un girone molto difficile, però se ci pensate bene tutte le stagioni presentano delle squadre attrezzate al via. È ovvio che dopo la riforma che ha portato all’unificazione di Prima e Seconda Divisione in un’unica categoria potrebbe essere un torneo davvero di alto livello e noi dobbiamo farci trovare pronti”. 

Il difensore centrale celebra una delle 25 marcature realizzate in carriera in serie C
Il difensore centrale celebra una delle 25 marcature realizzate in carriera in serie C

Tra il 2005 ed il 2011 l’ex calciatore del Real Vicenza ha firmato ben 25 reti, un bottino davvero elevato per un difensore. Il picco realizzativo alla Reggiana nel 2009-2010, con ben nove marcature: “A Reggio Emilia ho trascorso gli anni più belli della mia carriera. L’avere segnato con una certa continuità è stato un valore aggiunto, però ci tengo sempre a precisare che il difensore deve prima di tutto guardarsi alle spalle. Tutto il resto è qualcosa in più. Ho sempre agito da centrale difensivo, senza cambiare mai ruolo. In quegli anni lì avevo la fortuna di potere cercare la porta sui calci piazzati e sono arrivate tutti quei gol”. 

Nel primo mese di attività agonistica Grassadonia ha riproposto il 3-5-2 ereditato da Catalano e mantenuto nella passata stagione. Il suo vice Criscuolo ha annunciato che per l’esordio in campionato di Barletta potrebbe essere lanciato uno schieramento differente: “Non ho preferenze particolari, è tutta una questione mentale e di concentrazione. La difesa fa la differenza in una squadra quando si ragiona con una sola testa, per cui si dovrà soltanto lavorare bene ed il cambio di schieramento non dovrà stravolgere i nostri piani. Io posso fare il centrale nella difesa a quattro o il marcatore in quella a tre. Poi sarà il mister a valutare meglio le mie caratteristiche”.

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