Sono stazionarie le condizioni di Totò Schillaci. Lo dicono, come riporta l’Ansa, dalla direzione sanitaria dell’ospedale Civico di Palermo. Il quadro clinico dell’ex attaccante del Messina resta grave. Schillaci è seguito dall’equipe del reparto di pneumologia. La preoccupazione era cresciuta nel tardo pomeriggio di domenica dopo le prime notizie che si erano rapidamente diffuse, tali da richiedere la precisazione della famiglia che, tramite i canali social, con una storia Instagram, informava “delle condizioni stabili” e come Totò fosse sotto il controllo dei medici continuamente, notte e giorno. A marzo dello scorso anno, in un’intervista al Corriere della Sera, Schillaci aveva parlato del cancro al colon che lo ha colpito e che ha richiesto due operazioni. “Non ho più il retto e lo sfintere. Però tra morire e avere questi problemi, meglio qualche piccolo problema“, le sue parole.
“Siamo tutti in apprensione per Totò Schillaci, mi auguro che tutto si risolva per il meglio”, è il pensiero, ai microfoni di Radio anch’io Sport su Radiouno, che Roberto Donadoni rivolge all’ex compagno di Nazionale. In azzurro hanno condiviso la fantastica esperienza di Italia ’90, quella che consacrò Schillaci davanti al mondo intero. Da sorpresa nelle convocazioni a protagonista assoluto, conquistando ben presto il posto da titolare dopo il gol decisivo segnato contro l’Austria all’esordio. Capocannoniere del torneo con 6 reti, trascinò prodezza dopo prodezza la squadra di Vicini fino alla beffarda semifinale persa ai rigori contro l’Argentina e al terzo posto conclusivo, facendo sognare per un mese un popolo al grido di “Totò gol”. La sua immagine impressa sulle bandiere tricolori e quei grandi occhi sono diventati il simbolo di un cammino indimenticabile.
Il mondo del calcio si stringe adesso attorno all’ex bomber di Juventus, Inter e Jubilo Iwata. Un gruppo di tifosi si è anche radunato davanti al reparto di pneumologia. Sui social, dopo la notizia del ricovero all’ospedale Civico di Palermo, in tantissimi stanno tributando omaggi e trasmettendo tutto il loro affetto all’insegna del “Forza Totò”, sulla stessa lunghezza d’onda del Messina, la squadra dalla quale ha spiccato il salto verso il grande calcio e che ha mostrato immediatamente la propria vicinanza al suo bomber più prolifico di sempre.