Il portiere Agustin Staropoli è uno dei leader dello spogliatoio dell’Igea Virtus, capace di ottenere ben 16 punti nelle ultime sei giornate, con il pareggio di Ragusa arrivato dopo cinque vittorie consecutive: “Sono contento soprattutto perchè è un punto importante strappato fuori casa. Eravamo sotto e abbiamo mostrato coraggio, andando a riprenderla. Stiamo dando continuità”.
La serie nera di sette sconfitte maturate a cavallo tra 2023 e 2024 è ormai definitivamente alle spalle: “Dopo Siracusa è cambiata la nostra mentalità. Quella vittoria, conquistata contro un avversario che era ancora imbattuto, è stata decisiva per fare girare gli episodi a nostro favore. Ma avevamo fatto cose importanti anche prima, quando non arrivavano i risultati”.
A Ragusa una parata provvidenziale nel finale, che ha consentito di fatto ai barcellonesi di prolungare la serie positiva: “Parare è il mio mestiere, il contributo che personalmente devo dare alla squadra. Con il mister Di Gaetano e soprattutto con il preparatore Pirelli ci ripetiamo sempre che dobbiamo restare in piedi e aspettare fino all’ultimo momento cosa decide l’attaccante prima di buttarci. Dobbiamo continuare a lavorare così”.
Domenica però una “mission impossible” contro il Trapani lanciatissimo verso la C, grazie a ben dodici successi consecutivi, ormai ad un passo anche dalla finale di Coppa Italia, dopo il blitz sul campo dell’Imolese: “È la squadra più forte del campionato. Dobbiamo affrontarla con la consapevolezza che pure noi possiamo fare il nostro gioco, nel nostro campo, davanti alla nostra gente. Saremo sereni, tra virgolette. Dovremo dare ancora di più del solito per provarci comunque”.
Staropoli tiene a riservare un messaggio ai tifosi, che lo coccolano anche perché era già stato un protagonista della promozione nel passato torneo: “È bellissimo vedere un pubblico numeroso come contro il Siracusa. Sono stati con noi nel momento più brutto della stagione e voglio ringraziarli per la trasferta a Ragusa, in una giornata bruttissima, con freddo e pioggia, dove ci hanno comunque sostenuto fino alla fine”.
