Terza serata per il Festival di Sanremo dei record. Anche mercoledì si sono toccati picchi di ascolto che non si tagliavano dal lontano 1995. Quella di giovedì è la serata delle cover: i 24 big reinterpretano altrettanti successi della storia di Sanremo insieme agli ospiti. Standing ovation all’Ariston per il messinese Alberto Urso e l’intramontabile Ornella Vanoni, che hanno scelto “La voce del silenzio”. Un omaggio, in particolare, ad una delle signore della canzone italiana.
Amadeus ha aperto la serata con un pensiero per le vittime dell’incidente ferroviario di Lodi. Poi le esibizioni di Michele Zarrillo e Junior Cally, che ha interpretato “Vado al massimo” in coppia con i Viito e ha cambiato il testo del brano di Vasco Rossi citando le Sardine. Quindi per annunciare la sua prima partner sul palco, Georgina Rodriguez, Amadeus ha lasciato intravedere una maglia della Juventus.
“È la più bella camiseta del mondo”, ha detto la compagna di Cristiano Ronaldo, invitandolo a togliersi la giacca. Riluttante, il conduttore, di nota fede interista, ha obbedito e mostrato la maglia, che sul retro però era nerazzurra con il nome di Lukaku. È stato solo l’inizio di una gag andata avanti nel corso della serata tra lo scambio di gagliardetti e la consegna della maglia bianconera del fuoriclasse portoghese ad Amadeus.
All’Ariston si è tornati anche a parlare di violenza contro le donne: lo spunto per lanciare un grande concerto, sabato 19 settembre all’Arena Campovolo a Reggio Emilia, per raccogliere fondi per i centri anti violenza. Le testimonial Alessandra Amoroso, Giorgia, Fiorella Mannoia, Laura Pausini, Gianna Nannini, Elisa ed Emma. La gara è proseguita con Marco Masini e Arisa, Riki in coppia con Ana Mena, Raphael Gualazzi con Simona Molinari, Anastasio accompagnato dalla Pfm. Quindi il trio Levante, Francesca Michielin e Maria Antonietta ha rispolverato “Si può dare di più”.
Elodie ha cantato “Adesso tu” accompagnata dal pianista siriano Aeham Ahmad, Rancore con Dardust e La rappresentante di lista ha reinventato “Luce (tramonti a nord est)” di Elisa. Il primo ospite straniero del Sanremo 2020 è stato il cantautore scozzese Lewis Capaldi, che ha portato sul palco il nuovo singolo “Before you go” e il suo successo “Someone you loved”.
A seguire l’atteso Roberto Benigni, dopo nove anni di nuovo al Festival. Entrato dal red carpet che circonda l’Ariston accompagnato da una banda, ha elencato i suoi ricordi del festival, strapazzata a Pippo Baudo compresa, ed elencato le modalità di voto, “da quest’anno si può anche al citofono. Qual è il regalo più bello per il pubblico di Sanremo? La canzone più bella del mondo, il Cantico dei cantici, che è nella Bibbia, ed è stato scritto 2400 anni fa”.
“Con il Cantico dei cantici la violenza scompare e si scopre l’amore, la dolcezza, frammento d’infinito. Non esiste vita umana che non sia stata almeno per un momento immortale, che è quando veniamo al mondo senza sapere perché. Lo sappiamo perché: per amore e per fare l’amore. Il Cantico – ha aggiunto ancora Benigni – rappresenta tutte le coppie che si amano, l’uomo che ama la sua donna, la donna che ama la sua donna, l’uomo che ama il suo uomo”.
Dal momento più alto e aulico, perfino un po’ fuori contesto, a quello più scanzonato, con il medley proposto dai Pinguini tattici nucleari, che hanno spaziato da classici come “Papaveri e papere” di Nilla Pizzi, “Nessuno mi può giudicare” di Caterina Caselli, “Gianna” di Rino Gaetano, “Sara’ perche’ ti amo” dei Ricchi e Poveri a “Una musica può fare” di Max Gazzè, “Saliro” di Daniele Silvestri, “Sono solo parole” di Noemi fino a “Rolls royce” di Achille Lauro. Un mix vincente, per la band indie che sul palco sembra avere raccolto l’eredità de Lo Stato Sociale ed Elio e le Storie Tese. Sanremo è al giro di boa, ma dopo il rodaggio è un costante crescendo.