“Per le condizioni vergognose in cui è stato ridotto il “Franco Scoglio”, il Comune di Messina si impegni a trovare i responsabili”. Il presidente della commissione consiliare Sport e Cultura, Piero Adamo, non usa mezzi termini per giudicare le immagini della foresteria dell’impianto di San Filippo completamente vandalizzata.
Sanitari vandalizzati, rifiuti di ogni genere lasciati li a marcire, letti capovolti e persino calcinacci caduti a terra, questo lo spettacolo raccapricciante documentato dal consigliere della III circoscrizione, Santi Interdonato. E dire che fino a quando non sarà pronto il “Celeste”, toccherà al “Franco Scoglio” continuare ad ospitare le partite casalinghe dei giallorossi. Tornando alle immagini incresciose pubblicate dalla nostra testata sulle condizioni della struttura di San Filippo, Piero Adamo chiede che venga fatta piena chiarezza sull’accaduto.
Per l’esponente del centrodestra, non è possibile che il Comune paghi un simile atto d’inciviltà: “E’ un fatto vergognoso, da tempo la Commissione Sport ha chiesto lumi sulle condizioni dello stadio. Abbiamo ricevuto sempre risposte evasive e generiche sia dalla società che, soprattutto, dall’amministrazione comunale. Un mese e mezzo fa, spinto dagli altri consiglieri, ho scritto all’assessore Sebastiano Pino per chiedere che venga fatto un rapporto sui debiti e i crediti verso le società calcistiche. All’interno di essi rientrano eventuali danni. Chiedo che il Comune avvii tutte le misure necessarie per il recupero, non può pagare sempre Pantalone, ovvero i cittadini. Io mi domando come una foresteria possa essere vandalizzata in questo modo nel silenzio e nell’indifferenza più totale. Questa è omertà”.
Adamo si aspetta il pugno di ferro da parte dell’esponente della Giunta Accorinti: “Certamente non può pagare il Comune – ha dichiarato – Si devono avviare tutte le procedure per capire ed individuare i responsabili, ma non mi riferisco solo a chi ha effettivamente compiuto questo gesto vandalico. C’è la responsabilità anche di chi doveva controllare e non ha fatto nulla affinché un bene comunale venisse ridotto in questo stato pietoso”.
Adamo, così come tutta la commissione, non ha avuto modo di confrontarsi con la nuova proprietà dell’ACR Messina: “Io ho inviato l’invito al presidente Pietro Sciotto il 7 agosto per la seduta del 23 agosto. Quella stessa mattina, il massimo dirigente ci ha comunicato che si trovava fuori città e che non avrebbe potuto partecipare. Noi questo passo l’abbiamo fatto, ci sarà modo di ascoltare la nuova proprietà dell’ACR Messina e non mancherà occasione per farlo. Servirebbe una maggior attenzione da parte della dirigenza stessa”.