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Stadio, slitta la Commissione. Il Messina propone una ditta per salvare il derby

Non si è tenuta l’attesa seduta della Commissione Provinciale di Vigilanza chiamata ad esprimersi sull’agibilità dello stadio “Franco Scoglio”. Lo scorso 13 agosto l’organo presieduto dal vice prefetto vicario Patrizia Adorno aveva richiesto all’Amministrazione Comunale di “produrre un cronoprogramma con l’indicazione delle date certe delle consegne di tutte le forniture e dell’ultimazione dei lavori entro il prossimo 20 agosto, per potere convocare una successiva riunione della Commissione il 23, atteso che la prima partita in casa sarà Messina-Palermo in data 4 settembre”. 

Franco Scoglio
Il Comune ha eseguito gli interventi di natura edilizia (foto d’archivio maggio 2018)

Ma venerdì il Comune ha scritto all’Acr comunicando che il materiale ordinato  dalle ditte incaricate non arriverà in tempo utile. In pratica, negli ultimi dieci giorni nulla è cambiato rispetto a quanto era emerso il 13 luglio in Commissione. In quella sede, come si legge nel verbale, dinanzi agli assessori Francesco Gallo e Salvatore Mondello, al presidente del club Pietro Sciotto, al direttore generale Pietro Lo Monaco e al consigliere d’amministrazione del Fc Messina Francesco Mento, l’ingegnere Antonio Amato dell’assessorato ai lavori pubblici aveva riferito sull’avanzamento degli interventi già affidati alle ditte competenti, chiarendo che “i lavori di carattere edile sono già stati tutti ultimati” e che erano in fase di completamento l’impianto antincendio, la funzionalità dei tornelli e l’impianto elettrico.

stadio Franco Scoglio
Il sofisticato sistema di videosorveglianza del “Franco Scoglio” nel settembre 2014

A pesare però sono altre questioni. Dalle luci delle torri faro, “in quanto il relativo materiale dovrebbe essere consegnato il 6 settembre”, all’Ups (gruppo di continuità) “ordinato ma non ancora fornito”, alla videosorveglianza e al Gos (Gruppo Operativo Sicurezza) “da completare con la prossima consegna di materiale”, circa 32 telecamere e relativi sistemi di registrazione (Nvr). A MessinaServizi toccavano invece la scerbatura e la pulizia straordinaria dei locali. Alla missiva dell’Amministrazione, che di fatto sembra chiudere le porte del “Franco Scoglio” in vista del derby, il Messina ha già risposto via Pec, sollecitando una soluzione in grado di salvare l’evento. In particolare l’Acr ha indicato una ditta differente, con sede a Catania e vasta esperienza nel settore su tutto il territorio nazionale, pronta a intervenire per eseguire gli interventi, che potrebbe reperire in tempo utile quanto è necessario.

stadio Franco Scoglio
Una delle nuove telecamere per la videosorveglianza installate presso lo stadio Franco Scoglio

In pratica, una proposta di “subappalto”, sulla cui percorribilità è impossibile esprimersi. Resta da chiarire infatti se Palazzo Zanca ha già pagato il materiale ordinato. Secondo quanto risulta alla nostra Redazione, la ditta in questione è stata comunque già convocata per martedì al Comune. Sarà comunque una corsa contro il tempo, in virtù dei necessari collaudi successivi all’installazione.

Il 13 luglio l’Acr, appurata la problematica sulla funzionalità delle torri faro, annunciò che avrebbe chiesto alla Federazione che la partita si svolgesse alle ore 17 e non più alle 20.30. L’impianto d’illuminazione è spento dal luglio 2019, quando il “Franco Scoglio” ospitò il concerto di Laura Pausini e Biagio Antonacci. L’ultima partita in notturna è la semifinale di Coppa Italia tra Messina e Giulianova dell’aprile 2019. Nel frattempo i fari sono stati esposti alle intemperie e gran parte delle lampade deve essere sostituita.

PalaRescifina
La biglietteria del PalaRescifina: con la zona gialla la capienza potrebbe scendere a quota 1750 (foto Matteo Arrigo)

La Commissione non ritennepreclusiva l’installazione delle luci per il futuro parere di agibilità se saranno presentati i collaudi per tutti gli altri impianti che dovranno essere valutati nella documentazione e con sopralluogo sui luoghi”. Palazzo Zanca sperava di riconsegnare lo stadio già entro fine agosto, come aveva auspicato il sindaco Cateno De Luca, ma i ritardi nella consegna di alcune forniture hanno probabilmente fatto saltare i piani.

In sede di iscrizione al campionato, la società di Sciotto ha indicato come campo di riserva il “Luigi Razza” di Vibo Valentia, tuttora presente nel calendario ufficiale della Lega Pro come sede prescelta per il match d’esordio casalingo. C’è infine la questione dei posti effettivamente disponibili nell’impianto. Se si giocasse a Messina, con la zona gialla che dovrebbe scattare a breve in Sicilia, i posti disponibili scenderanno dal 50 al 25% della capienza effettiva (pari a 6.900 posti), e quindi dai 3.450 tagliandi che sarebbe possibile vendere in zona bianca si passerebbe ad appena 1.550 fra Tribuna e Curva Sud e 200 nel settore ospiti.

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