La “Idea Prato” ha completato gli interventi relativi al miglioramento del drenaggio del terreno di gioco dello stadio “Franco Scoglio”. La ditta della famiglia Ilacqua, che ha sede a Barcellona Pozzo di Gotto, nelle settimane successive alla conclusione del campionato ha cercato infatti di risolvere una questione annosa, che ha originato tanti disservizi e una diffida della Lega Pro nella stagione 2022/23, quando il Messina rischiò seriamente di doversi spostare in campo neutro a torneo in corso, per via delle pessime condizioni del fondo di gara.
All’interno del rettangolo di gioco sono state realizzate micro-fessure profonde cinque centimetri, che consentiranno di arieggiare il prato e favorire il deflusso. Nell’occasione sono stati rimossi alcuni residui di terreno argilloso, che facilitavano la presenza di umidità e ristagni d’acqua piovana. Effettuate nel contempo infiltrazioni di sabbia silicea, per dare ossigeno alle radici del manto erboso.
È stato creato così un sottofondo ideale in vista delle future semine. Il Comune ha già chiesto al Messina di smontare e rimuovere le panchine e i led collocati a bordo campo, in vista della consegna della struttura agli organizzatori dei sei concerti estivi. Fitto e senza precedenti infatti il calendario degli eventi programmati: il 15 giugno si esibirà Geolier, il 28 Ultimo, il 30 Zucchero, il 3 luglio spazio ai Negramaro, il 6 a Sfera Ebbasta e il 9 a Max Pezzali.
Nei 40 giorni successivi l’ultimo concerto, e quindi all’incirca verso Ferragosto, verranno valutate le condizioni del terreno di gioco e quelle meteorologiche. Si deciderà così se procedere con una classica semina o con la posa di rotoli di prato pronto, che la “Idea Prato” peraltro produce e non sarà quindi più necessario ordinare da fornitori di altre regioni, come avvenne in anni precedenti. Sono stati finalmente sostituiti anche i serbatoi danneggiati, che sono già stati attivati in vista del collaudo, in programma nelle prossime ore.
Installati in particolare 14 nuovi serbatoi da 5.000 litri l’uno per l’irrigazione, realizzati in polietilene e quindi più resistenti dei precedenti in lamiera zincata, che non erano ormai più utilizzabili. Un altro intervento provvidenziale quindi per restituire decoro e funzionalità ad uno stadio che sente il peso degli anni e resta almeno in parte incompiuto, in primis per la copertura della tribuna principale, tante volte ipotizzata ma mai realmente oggetto di appalti o finanziamenti.