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Stadio “Scoglio”, Mancuso: “Riconoscimento ad un grande personaggio”

Questione di giorni ed il San Filippo diventerà lo stadio “Franco Scoglio”, dopo un iter lungo dieci anni. Scelta che fa discutere, che non piace a tutti, ma che dà il giusto riconoscimento a chi è stato il principale artefice di una delle pagine più belle della storia del calcio messinese.

Un primo piano di Franco Scoglio

Chi quegli anni li ha vissuti indossando la maglia giallorossa è Carmelo Mancuso, che non può che vedere di buon occhio l’intitolazione del San Filippo all’indimenticato “Professore”: “Il giusto merito a chi ha dato tanto al calcio messinese. Per me è stato un vero e proprio maestro a cui devo tanto, tuttora cerco di mettere in pratica i suoi insegnamenti – ha sottolineato l’attuale tecnico del Giarre,  – non bisogna mai dimenticare di che periodo storico stiamo parlando e il tipo di gioco che metteva in pratica lui. Senza alcun dubbio un precursore del calcio moderno, con una cura quasi maniacale per le palle inattive. Trovo che si tratti di una decisione corretta”.

La grinta di Arturo Di Napoli in panchina

Mancuso continua a guardare con affetto alle sorti del Messina, seguendo da tifoso le prestazioni dei ragazzi di Arturo Di Napoli: “E’ una squadra costruita in fretta e furia, ma nonostante ciò sta davvero facendo bene. Magari adesso fisicamente stanno pagando lo scotto di non aver fatto la preparazione estiva, ma i risultati sono dalla loro parte – ha continuato – è una squadra viva, che da tutto in campo e che può far tornare a sognare una piazza delusa dopo l’ultima stagione. Da un punto di vista agonistico mi identifico in molti giocatori del Messina attuale”.

Carmelo Mancuso ai tempi del Messina

Attualmente Mancuso guida il Giarre, uscito sconfitto dal recupero con l’Igea Virtus, facendo comunque vedere delle cose positive, e si appresta ora ad affrontare da ex, nel week-end, il Forza Calcio: “Credo che il risultato sia bugiardo, questa differenza così grande di valori in campo io non l’ho vista. – ha dichiarato – L’Igea dispone di un organico importante, noi abbiamo dovuto fare a meno di Aleo che è il nostro bomber. Il terreno di gioco ci ha penalizzato, perché tendiamo a giocare palla a terra e mercoledì non l’abbiamo potuto fare per via della pioggia. Il risultato è giusto, ma certamente non siamo stati surclassati”.

Antonio Macauda

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