Sono stati nominati i tre commissari che dovranno esaminare la documentazione amministrativa, economica e tecnica presentata entro la scadenza del 30 settembre dal consorzio che fa riferimento al Fc Messina, per l’affidamento della concessione trentennale dello stadio “Franco Scoglio”. L’Urega, l’Ufficio regionale espletamento gare d’appalto, ha effettuato l’atteso sorteggio e valutato eventuali incompatibilità con le società di progettazione e costruzione coinvolte, i cui nomi peraltro non sono ancora noti.
Come già si ipotizzava qualche settimana fa, il presidente della Commissione sarà l’ingegnere Antonio Amato, indicato dal Comune. Dopo la rinuncia di un primo soggetto designato con il sorteggio, sono stati individuati i professionisti catanesi Filippo Di Mauro, ingegnere 44enne che si occuperà delle analisi economiche, e Giuseppe Consoli, avvocato 41enne iscritto nell’Albo nazionale tenuto dall’Anac e già presidente della commissione giudicatrice sul dissesto idrogeologico in Sicilia.
Soddisfatto l’assessore allo sport Francesco Gallo: “La nostra speranza è che entro fine anno si arrivi a una pronuncia in merito alla procedura. Riteniamo che nonostante il Covid questa tabella di marcia possa essere rispettata”. Il bando europeo voluto dal Comune, nelle intenzioni del sindaco Cateno De Luca, avrebbe dovuto attrarre investitori da fuori città e magari anche dall’estero. Nulla di tutto questo: l’unica offerta pervenuta invece è stata presentata dal consorzio che fa riferimento al Fc, già presente sul territorio.
La Commissione dovrà aprire comunque tre buste: una conterrà i requisiti amministrativi richiesti (è il caso, ad esempio, della fideiussione, a garanzia degli investimenti prospettati), una i dettagli relativi all’offerta economica e l’ultima il progetto di adeguamento della struttura, con le opere migliorative previste.
In particolare il bando prevedeva una copertura almeno parziale dello stadio, di cui si discusse a lungo soltanto negli anni della serie A, successivi all’inaugurazione e al contestuale trasferimento dal “Celeste” allo stadio di San Filippo. Il principale impianto cittadino sarà concesso per almeno trent’anni soltanto se la Commissione riterrà congrua l’offerta e in presenza di adeguate garanzie.
La gara prevedeva un importo complessivo a base d’asta di 300.000 euro oltre Iva quale canone a base d’asta da corrispondere dal Concessionario al Comune ed era aperta a operatori economici, cooperative e consorzi di associazioni e società sportive con un fatturato globale minimo, riferito agli ultimi tre esercizi, per un importo pari ad almeno due volte l’importo a base di gara, ovvero 600.000 euro.
Erano richieste inoltre “adeguata capacità professionale e tecnica”, attestata dall’avvenuto “espletamento negli ultimi tre anni di un servizio di gestione di impianti sportivi con un minimo di 10.000 posti” e una cauzione provvisoria del 2% dell’importo della concessione, quindi 6mila euro.