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Ss Milazzo, Matinella eterno ragazzino: “Qui mi diverto. In campo da trent’anni”

Il calcio può essere il segreto dell’eterna giovinezza. Per informazioni chiedere a Santo Matinella, 43 anni il prossimo mese di ottobre e l’entusiasmo di un ragazzino, dopo un’intera carriera trascorsa nei campi di Serie C e dilettantistici. La sua ultima sfida si chiama S.S. Milazzo, progetto sposato quasi un anno fa, a cui l’ex Due Torri ha deciso di contribuire con la sua esperienza e professionalità.

Per i mamertini di mister Caragliano è arrivato il momento della prima prova del nove, vale a dire la trasferta in casa della Jonica, una delle grandi favorite per il successo finale. Entrambe le squadre hanno però iniziato con il piede giusto, i giallorossi sono reduci dal secco 2-0 ottenuto in trasferta a Motta, mentre i tirrenici hanno vinto e convinto contro il Gescal al “Salmeri”: 3-1 il risultato finale.

Santo Matinella
Santo Matinella con la maglia del Milazzo

Un autentico big match che il calendario ha proposto forse troppo presto, ma che secondo capitan Matinella i rossoblù devono e possono affrontare con lo spirito giusto: “Credo che le squadre più attrezzate siano proprio il Milazzo, la Jonica e l’Atletico Messina – ha dichiarato Matinella – davanti avremo una big di questo torneo, noi siamo ancora un po’ in fase di rodaggio sotto l’aspetto fisico, ma siamo ancora alla seconda giornata quindi dobbiamo andare lì a giocarcela con serenità. Credo che questa squadra potrà dire molto in questo campionato, questo è girone dove molto presto si capiranno le gerarchie al contrario del B dove ci sarà una lotta più dura per il vertice”.

Orlandina
Santo Matinella è approdato al Milazzo nel mercato invernale

Contro il Gescal si è visto un S.S. Milazzo ancora ingolfato dai carichi di lavoro estivi: “Abbiamo fatto una preparazione molto dura, questo perché l’obiettivo del mister e del suo staff è quello di arrivare nella miglior condizione possibile nelle gare che contano. Contro il Gescal abbiamo sofferto più del dovuto soprattutto nel primo tempo, abbiamo preso gol da calcio piazzato che è una situazione su cui dobbiamo lavorare. Nella ripresa siamo usciti fuori e credo che abbiamo meritato il successo, abbiamo creato diverse occasioni anche per fare il quarto gol”.

Matinella spiega i motivi che lo hanno spinto a continuare l’avventura in rossoblù: “Ho avuto offerte dall’Eccellenza, ma ho preferito rimanere qui: alla mia età non guardi soltanto alla categoria. Questa società fa calcio in modo serio e ambizioso – ha detto – puoi spendere tutti i soldi di questo mondo e fare la classica squadra ammazza campionato, ma alla fine i risultati non arrivano perché la società non ti mette in condizione di lavorare con tranquillità e poi finisce male. Qui non è così, la società ci è molto vicina, ci mette in condizione di lavorare in tranquillità, c’è la voglia di riportare il calcio milazzese ai livelli che merita. Questo la tifoseria lo ha capito ed ha sposato questa causa”.

Venuto e Matinella
Il tecnico Antonio Venuto e Santo Matinella ai tempi dell’Acr Messina

A livello personale, Matinella spiega cosa lo ha spinto a non appendere le scarpe al chiodo: “Sto sui campi di calcio da quando avevo quattordici anni ed è la mia vita. Quando mi alleno, quando gioco con i miei compagni riesco ancora a divertirmi e a mettere in campo tutto quello che ho, mi aiuta a vivere meglio e ad affrontare con più serenità la mia vita. Fisicamente mi sento bene, riesco ancora ad avere da me stesso le risposte che voglio, fino a quando in allenamento e in partita sarà così continuerò a giocare e a stare al fianco dei miei compagni”.

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