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Squillace: “Il Sant’Agata è riuscito a ripetersi. La fascia una responsabilità”

Tommaso Squillace è ormai un elemento simbolo del Sant’Agata, come testimoniano le 75 presenze collezionate nel suo triennio e condite anche da nove reti e dodici assist. Il capitano biancazzurro ha stilato un bilancio della sua stagione ai microfoni di Tuttomercato24.com.

Sant'Agata
Il Sant’Agata celebra una rete (foto Calogero Librizzi)

“È stata un’annata sicuramente positiva, in cui ci siamo tolti tante soddisfazioni. La squadra era stata praticamente rifatta completamente rispetto allo scorso anno e quando si riparte da zero non è mai facile ripetersi. Siamo ripartiti con una rosa giovanissima e l’obiettivo iniziale era di mantenere la categoria. Ci siamo ritrovati a febbraio ad aver già raggiunto questo obiettivo e adesso stiamo cercando di riuscire ad entrare nei playoff, un risultato inimmaginabile ad inizio stagione”.

Sasà Marra ha definito ai nostri microfoni il Sant’Agata “un’isola felice” e anche l’ex Catanzaro e Messina rimarca la coesione fra tutte le componenti: “Speriamo di riuscirci perché penso che ce lo meritiamo tutti, a partire dalla società che fa enormi sacrifici per non farci mancare nulla, allo staff che ogni giorno lavora per noi per farci migliorare e rendere al massimo. Come squadra da luglio fatichiamo per fare il meglio possibile per quei pochi ma fantastici tifosi che dall’inizio ci hanno sempre sostenuto e non hanno mai fatto mancare il loro supporto”. 

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Il capitano del Sant’Agata Tommaso Squillace (foto Calogero Librizzi)

L’unico neo il rendimento esterno anche se sarebbe eccessivo chiedere di più ad un gruppo che si è lasciato la zona calda a circa venti punti, quindi ad assoluta distanza di sicurezza: “I momenti difficili ci sono sempre in ogni stagione, specialmente per una squadra giovane come la nostra. È capitato di perdere due o tre partite di fila magari anche immeritatamente, ma poi abbiamo sempre saputo reagire tornando a vincere. Abbiamo avuto un percorso abbastanza lineare, stazionando sempre nelle zone alte della classifica”. 

Squillace rimarca i meriti di società e staff tecnico: “Rifondare completamente una squadra non è mai semplice ma devo dire che il direttore Meli e il mister Facciolo hanno saputo scegliere giovani validi, con tanta voglia di dimostrare il loro valore, che ci hanno dato una grande mano per raggiungere questi risultati. Poi ovviamente qualche errore di valutazione si può sempre commettere ma anche in quel caso sono stati bravi a sistemare a stagione in corso quello che non stava andando per il verso giusto”.

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Squillace e mister Facciolo all’ingresso in campo (foto Calogero Librizzi)

Il calciatore reggino, dopo ben dodici stagioni tra i professionisti, ha trovato la sua nuova dimensione in D: “Mi auguro di continuare a stare bene fisicamente, trovare sempre nuovi stimoli e soprattutto divertirmi in campo, perché alla fine quando ci sono tutte queste componenti anche il lato economico può passare in secondo piano. Si è creato un bel gruppo, in cui c’è rispetto reciproco e tanta voglia di lottare tutti insieme”. 

L’esterno sinistro ha fatto da chioccia ad un gruppo giovanissimo: “Essere capitano è sicuramente una grande emozione e non posso che ringraziare la società per avermi dato grande fiducia nell’affidarmi questo ruolo così importante. È una gran bella responsabilità, specialmente quando in squadra hai così tanti ragazzi giovani alle loro prime esperienze tra i grandi. Cerco sempre di essere da esempio per loro, di dargli consigli utili per la loro crescita sia umana che professionale. Sanno che possono sempre contare su di me per qualsiasi cosa, sia dentro che fuori dal campo”.

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