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Sprint Sancataldese, play-off vicini. Crolla l’Acireale. Cambia tutto la Nocerina?

Metà corsa, tempo di pit stop. E non è più tempo di sussulti sul circuito della Serie D, dentro distanze parecchio più brevi. Nel sedicesimo atto della quarta serie restano infatti in poche a premere sull’acceleratore, alla vigilia del gong su calciomercato e girone d’andata.
Servono allora tempo (e fatica) al Troina per blindare il +10 in direzione C, sul campo del Portici, tanto quanto ad una Nocerina che piega il Roccella soltanto sul finire. Un gol, tre punti ed i molossi passano in prima fila, mentre precipita l’Acireale. Contro le grandi si esalta infatti, ancora una volta, la Cittanovese, che ne fa addirittura cinque e squarcia il velo sull’umore dei granata.

Ragosta
Uno dei due rigori trasformati da Ragosta. Il Messina vince e resta in linea di galleggiamento (foto Nino La Macchia)

Mal comune mezzo gaudio per Vibonese ed Igea Virtus, che pareggiano rispettivamente sui campi di Isola Capo Rizzuto ed Ebolitana e mancano i tempi del sorpasso, vicine al podio ma ben più anonime di una metà classifica in pieno fermento.
Sfreccia appunto la Sancataldese, che stende ed aggancia un’Ercolanese in caduta libera, balzando a -2 dalla griglia play-off. Galleggiano Gela e Gelbison, con gli ospiti che scappano e si lasciano riacciuffare nella ripresa. Si mischiano invece le carte nella zona play-out, tra le rimonte della Palmese su ciò che rimane di un Palazzolo da ricostruire e quella del Messina vittorioso con due rigori di Ragosta (ed i mugugni di mister Modica) su un Paceco vittima di un interminabile sortilegio (QUI la cronaca).

Il presidente Alì si sarebbe già espresso: il Troina è sul mercato per varcare le porte della Serie C (foto Nino La Macchia)

Non riposa, dunque, il Troina, padrone incontrastato del torneo. I rossoblù raccolgono in casa del Portici l’ottavo successo in altrettante partite, confermando i dieci punti di vantaggio sulla Nocerina. Eppure servono 75′ ai rossoblù per passare: stavolta è Ott Vale a sostituire il capocannoniere Diop, piegando i campani resi nuovamente competitivi dalla cura Maiuri. E per i padroni di casa è già troppo tardi per evitare una sconfitta senza drammi, che non altera il margine di quattro punti sulla griglia play-out. La capolista, adesso, guarda invece al mercato. Dal club c’è già il via libera per completare l’operazione Serie C, con rinforzi che potrebbero arrivare anche a gennaio, esattamente dal mercato dei professionisti.

Massimo Morgia, rompe col club in sala stampa: si attende un comunicato ufficiale della Nocerina nelle prossime ore

Col minimo sforzo, almeno secondo il tabellone, avanza anche la Nocerina. Al “San Francesco” è un autentico braccio di ferro quello ingaggiato col Roccella, che mantiene la porta inviolata ed insidia più volte Gomis. All’82’ serve dunque la fisicità di Matino per far prevalere i molossi, quando il difensore svetta su tutti per sciogliere un batti e ribatti in area e fissare l’1-0, che proietta gli irpini al secondo posto. Ma il successo serve a ben poco: mister Massimo Morgia potrebbe presto essere esonerato dal club, reo di aver lavato i panni sporchi in sala stampa, lamentando l’inerzia su un mercato che ha sottratto e non aggiunto valore alla sua formazione. Cambierà tutto, insomma, per i campani. Il Roccella resta al quartultimo posto.

Cittanovese
Cittanovese ammazza-grandi: sono i giallorossi i vincitori morali del girone d’andata?

E scambio in classifica a parte, è identico l’umore in casa Acireale. Le scorie della lunga resistenza dei granata alla crisi societaria sfociano in un’autentico psicodramma, che regala un pomeriggio di gloria alla Cittanovese. Finisce addirittura 5-0 in Calabria il match rotto da da Ciacci un istante prima dell’intervallo. Nella ripresa Ortolini, Condomitti, Gonzales ed il neo arrivato Bonadio allargano lo score. I giallorossi blindano insomma la salvezza da vincitori morali del girone d’andata ed a -3 dai play-off la formazione di Zito sembra quasi il Troina della parte destra della graduatoria. E’ corta, invece, la rosa degli etnei, che non fanno piagnistei: il dossier mercato sarà appunto il primo banco di prova per il neo presidente Drago.

0-0 in Ebolitana-Igea Virtus. Giallorossi ancora al quarto posto

La Vibonese colleziona invece l’ennesima occasione persa, confermando l’indigestione da derby ad Isola Capo Rizzuto. I crotonesi, giù all’ultimo posto, gelano infatti i rossoblù già dopo 9′, sbloccandola con Pellizzi. Il cuore non tiene però per molto la scena ed ecco alla mezz’ora il pari degli uomini di Orlandi, che evitano il ko con Bubas. Succede ben poco nella ripresa ed è un pari che scontenta tutti, se gli ospiti galleggiano ancora, a 28 punti, in compagnia dell’Igea Virtus.
Dal quarto posto non si scuote appunto la squadra del Longano, che non supera l’empasse in casa dell’Ebolitana e si accontenta del pari senza reti. Il primo tempo è allora di grande fiducia per i padroni di casa, frenati in più occasioni da Ingrassia, mentre nella ripresa crescono i giallorossi, seppur non abbastanza per far ritorno dalla Campania a mani piene.

Esordio con un pareggio per Nicola Terranova, nuovo tecnico del Gela

Reale protagonista del turno è dunque la Sancataldese, che si ripete in casa dopo l’impresa del “Franco Scoglio” e mette un sorpasso sull’altro. I verdeamaranto battono ed agganciano la brutta copia dell’Ercolanese, salendo in classifica senza un solo rinforzo proveniente dal mercato. Al 23′ è allora Bruno a spezzare gli equilibri e tanto basta perché non si rialzino più i vesuviani, precipitati in otto partite dal primo posto a -15 dalla capolista Troina. Sui titoli di coda la chiude quindi Tosto ed è in visibilio il pubblico del “Mazzola”, nell’incrocio più che favorevole degli altri risultati.
Riprende da dove si era interrotta, non a caso, la stagione del Gela, a cui non basta il cambio in panchina per tornare al successo. Al “Presti” è quindi la Gelbison a mettere paura agli uomini di Nicola Terranova, portandosi in vantaggio al 30′ con Iuliano. La ripresa è tutta un forcing dei nisseni, che ringraziano Brugaletta all’80’, per chiudere la sfida sull’1-1 ed evitano il sorpasso da parte dei campani, in attesa che l’infermeria ed il mercato aiuti a spezzare l’incantesimo.

Dezai
Ange Dezai dovrebbe firmare con il Palazzolo nelle prossime ore (foto Alessandro Denaro)

Arretra poi il Palazzolo, ancora un cantiere aperto nella trasferta di Palmi. In campo, tra le fila dei gialloverdi, va infatti una stretta minoranza di titolari, nell’intermezzo tra l’esodo e l’approdo di altri sei o sette calciatori e la Palmese brinda (in extremis) ad una vittoria che manca da dodici turni. E’ di conseguenza pura illusione il vantaggio ospite messo a segno da Furnò, al 20′: appena tre minuti più tardi Vitale ristabilisce la parità. Per tutta la sfida i calabresi pregustano il successo, mancato dal dischetto a metà del secondo tempo per un miracolo di Ferla. Ma a pochi secondi dal termine ecco il secondo calcio di rigore della gara e Gagliardi a gonfiare la rete degli iblei, per far restare i suoi incollati alle dirette concorrenti per la salvezza, seppur al terzultimo posto. Il Palazzolo scende invece a +2 dalla griglia play-out: che danno, la rivoluzione a metà, ma adesso arrivano i rinforzi.

Al giro di boa, il Troina affronterà quindi la Nocerina per aumentare lo scarto in classifica: se l’Acireale non vincesse il derby con il Gela i rossoblù volerebbero infatti sul +13. Vibonese-Sancataldese vale un pezzo di play-off, ma si apre intanto una faglia in coda. Per Messina e Roccella è l’ultima chiamata, rispettivamente di fronte ad Isola Capo Rizzuto e Paceco.

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