Il futuro del calcio a Taormina è davvero appeso a un filo. A metà maggio si erano aperti alcuni spiragli circa il possibile ingresso di nuovi soci in società e il presidente Mario Castorina aveva fissato nel 10 giugno il termine per tracciare un bilancio di questi incontri che però non sono poi tenuti. Un dilungarsi dei tempi che ha sfiduciato il numero uno biancoazzurro, che si sente abbandonato e non ha intenzione di affrontare gli sforzi già fatti nella passata stagione, in cui lo Sporting ha comunque raggiunto la salvezza con larghissimo anticipo e ha sfiorato i playoff.
Chi vuole dare una mano non temporeggi più, perché molto presto dello Sporting Taormina potrebbe non esserci più traccia: “Noi ci siamo dati tempo fino alla fine del mese, poi tireremo le somme anche se al momento c’è l’ipotesi concreta che la squadra non si iscriva al prossimo campionato d’Eccellenza – ha dichiarato il presidente Castorina – purtroppo attualmente non ci sono le condizioni per poter affrontare un’altra stagione. Attualmente non abbiamo avuto nessuna risposta dal Comune circa la gestione del campo per i prossimi 5 anni e senza l’aiuto concreto di nuovi soci non riesco materialmente ad affrontare un altro campionato come quello appena trascorso. Sono stato lasciato da solo: eccezion fatta per l’amico Marco Scimone, nessuno mi ha dato un aiuto e adesso è giunto il momento di tirare le somme. Mantenere la squadra solo per uno sfizio personale non avrebbe alcun senso. L’affidamento pluriennale della struttura da parte dell’Amministrazione cambierebbe le cose, si potrebbero organizzare spettacoli ed eventi extra-calcistici, che consentirebbero di rientrare nelle spese”.
Una situazione di profonda incertezza, che ha innescato un clima di smobilitazione: “Tutti i ragazzi sono in stand-by così come mister Coppa – ha annunciato – mi rendo conto che abbiamo una rosa e un tecnico che nell’arco dell’ultima stagione si sono guadagnati la stima di club che ambiscono al salto in Serie D, sarebbe disonesto da parte mia non dire le cose come stanno. So bene che per molti di loro lo Sporting Taormina è la priorità ed è proprio per questo che abbiamo deciso di sciogliere ogni dubbio entro due settimane. Conosco il mondo del calcio e già si è sparsa la voce che siamo in difficoltà e quindi qualche altra società già si è mossa, so che ognuno di loro ha già dei contatti e se il loro futuro non sarà più a Taormina non posso che augurargli ogni bene. Non posso tenere con le mani legate nessuno, i ragazzi possono accasarsi ovunque”.
Il capolinea è davvero vicino: “Continuare così non ha senso, preferisco chiudere dopo un campionato entusiasmante, che ci ha regalato tanto e in cui la società ha dato una bella immagine di sé. Adesso è più difficile puntare anche sui settori giovanili. Noi siamo stati sempre considerati la ruota di scorta dell’ASD Taormina, che è fallita dopo 50 anni di vita, e chi ci voleva dare una mano poi è improvvisamente sparito. Entro luglio, qualora non ci dovessero essere novità, sono pronto a mettere in vendita il titolo sportivo”.