Sei reti in campionato così come il compagno Peppe Buda, ad una sola tacca di distacco dal migliore realizzatore del “suo” Sporting Taormina, il classe ’97 Guglielmino. Stiamo parlando del capitano degli jonici, Alessio Emanuele, che a 35 anni non smette di stupire e non solo rappresenta un solido faro per la sua squadra, ma ha partecipato attivamente alla cavalcata verso l’Eccellenza. Lui, che di nomi sembra averne due, da grande capitano preferisce decisamente il primo, che letteralmente significa “colui che protegge”. E la protegge davvero bene questa squadra, che con 32 punti in classifica – anche per quest’anno – sembra in grado di reggere la categoria, seppur con qualche effetto speciale in meno rispetto la precedente stagione. La prossima domenica lo Sporting incontrerà così in casa il Città di Rosolini e sarà il primo di una serie continuativa di scontri salvezza. Intanto, il capitano suona la tromba a ritmo di triplette e doppiette, anche ai nostri microfoni.
Alessio, cosa significa essere il leader dello Sporting Taormina?
Mi trovo benissimo in questa squadra che sento un po’ anche mia, dopo il trascorso di ben cinque anni. Bellissimo ambiente, grandi ricordi di forti emozioni vissute insieme ad un grande gruppo consolidato; poi, che dire, ottimi rapporti con il Presidente e con il Mister, con il quale ho anche avuto l’opportunità di giocare insieme. Siamo cresciuti tanto e dopo un ottima Promozione, ci siamo rivelati una grande sorpresa nella scorsa stagione e stiamo dando il massimo in questa in corso, non a caso sono appena di rientro da un duro allenamento in vista del delicato incontro di domenica contro il Rosolini.
Punto sul campionato, appunto. La vostra salvezza dipende dai prossimi quattro turni.
Sicuramente non possiamo fallire, siamo partiti per salvarci, ridimensionati in rosa e scesi sulla Terra dopo una stagione 2015/2016 sbalorditiva anche per noi. Eravamo in 7 li su per un posto in prima fila, poi tutto si è definito nelle ultime giornate. Molto emozionante. Quest’anno sicuramente ambizioni differenti, puntiamo a salvarci, abbiamo perso punti importanti a Rocca e dobbiamo assolutamente continuare la cavalcata di vittorie che ci contraddistinto in queste ultime giornate, scivolone di Scordia a parte.
Hai realizzato una tripletta negli Ottavi di Andata in Coppa. Per te ha aveva un sapore particolare arrivare fino in fondo?
Non ti nascondo che ho accarezzato di provarla a vincere insieme i miei compagni, sarebbe stato un valore aggiunto nella mia carriera anche se ci siamo dovuti inchinare ad un Milazzo molto organizzato e con una rosa superiore. Ci siamo rifatti in Campionato, però – sorride – battendoli in trasferta.
A proposito di Milazzo, chi vedi la più accreditata per la vittoria del torneo?
Il Milazzo è sicuramente un ottima squadra, giocatori di qualità, però a parer mio il Palazzolo ha qualcosa in più rispetto le rivali. Possiede una rosa molto ampia e molto forte. Punto sulla squadra di Pippo Strano.
Parlavi prima di forti emozioni con un grande gruppo. Ti riferisci a qualcuno di loro in particolare?
Nello Sporting Taormina, è innegabile, la nostra arma in più risiede nel blocco storico di cui faccio parte insieme ai compagni nonchè amici Mannino, Puglia, Trovato, Urso. In questi anni si è creata una solida amicizia che ha accolto benevolmente i nuovi arrivati arricchendo sempre più quel bagaglio sociale fondamentale per vincere le partite domenicali. Con alcuni di loro è nata una splendida amicizia, per altri conta molto la loro città di residenza nella quale spesso tornano nel tempo libero, anche se considera che anch’io non abito proprio dietro l’angolo – sono di Riposto.
Qualche chicca sul Mister?
Con Marco Coppa ci conosciamo da tantissimo tempo, dal periodo ad Aci Sant’Antonio in cui giocavamo insieme. Mi ha poi allenato anche ad Aci Catena prima di approdare a Taormina. E’ una persona molto disponibile ed affidabile, non si tira mai indietro di fronte a nulla ed ha avuto un’ottima maturazione calcistica che trasmette giornalmente a ciascuno di noi.
In chiusura anche a te domanda d’obbligo. Dove ti immagini il prossimo anno?
Le aspirazioni a mirare alto bisogna sempre averle, però anche essere realisti e alla mia età mi è difficile affrontare categorie superiori. Il carico di lavoro è abbastanza impegnativo e spesso non è conciliabile con una attività lavorativa lontano dai campi di gioco. Pertanto, penso proprio di essere contento così, se mi si darà l’opportunità anche per il prossimo anno di militare nella rosa dello Sporting Taormina, accetterò volentieri. Ottimo staff, ribadisco di trovarmi benissimo.