La ripartenza del campionato di Serie C dopo la lunga pausa vedrà il Messina di scena in casa di una temibile Virtus Francavilla. Tra i pugliesi, guidati in panchina da Roberto Taurino, c’è l’ex giallorosso Pietro Sportillo nelle vesti di vice allenatore, che è intervenuto a “Passione Biancazzurra”, su Antenna Sud, per parlare del prossimo impegno: “Il campo manca sempre tanto, ci si può allenare bene ma quando non ci sono le partite è dura. Speriamo di riprendere come avevamo terminato il 2021, ovvero vincendo (contro il Catanzaro per 2-1, ndr) nella prima giornata di ritorno”.
“Siamo stati una delle più colpite da questo maledetto Covid e non è stato per niente facile lavorare in questo mese con pochi giocatori – ha aggiunto il brindisino – però i ragazzi si sono dimostrati sempre dei grandi professionisti. Domenica ci saranno tante incognite, soprattutto di natura fisica, per noi come anche per le altre squadre. Chi è rientrato dal Covid non ha avuto la possibilità di allenarsi bene. In questo momento non è facile, bisogna stare attenti a fare le cose per bene. Il calendario fitto? Dovremo portare i giocatori in condizione e avere meno infortuni possibili, in modo che il mister possa fare delle rotazioni”.
I biancazzurri ricominceranno da quota 33 punti in classifica e dal quarto posto in condominio con Turris e Palermo. Un ruolino da rivelazione del campionato. “Si è creato un gruppo fantastico – ha spiegato Sportillo – tutti si sono messi a disposizione del mister e dello staff credendo nel lavoro che si fa. L’arma della Virtus è la società, standoci dentro ho capito che questa è la vera forza. Ognuno svolge il suo ruolo in maniera impeccabile e tutti i ragazzi hanno creduto in questo progetto”.
Che Messina arriverà al “Giovanni Paolo II”? “Le vicende societarie sono cose che lasciano il tempo che trovano e ci interessano poco. Troveremo una squadra che viene da due buone partite disputate in chiusura d’anno. Hanno pareggiato il derby con il Catania e vinto contro la Paganese. Il Messina ha conquistato meno punti di quelli che avrebbe meritato sul campo. Ogni partita fa storia a sé e dovremo curare ogni minimo dettaglio”.
Dici Messina e per Sportillo rappresenta la parte più significativa della sua carriera da calciatore. All’ex difensore, in riva allo Stretto dal 1999 al 2003, a ripensarci brillano letteralmente gli occhi: “Lì ho vissuto quattro anni, Messina è stata una delle parentesi più belle delle mia carriera, conservo dei ricordi fantastici. Mi hanno fatto vedere il calcio vero, ho vinto due campionati (salendo dalla C2 alla B) e segnato il mio primo gol tra i professionisti (nel 4-0 al Crotone, tra i cadetti). A parlarmi del Messina mi si apre il cuore, ma adesso sono passati tanti anni, mi sono fatto anziano per il calcio e bisogna proiettarsi verso il nuovo ruolo. Quella che ci attende domenica è una partita importante”.
All’andata vinse la squadra allora allenata da Sullo, suo ex compagno in giallorosso, grazie all’1-0 firmato da Vukusic e la Virtus Francavilla uscì senza punti dalla sfida del “Franco Scoglio”: “Mi ricordo che il Messina partì meglio nei primi 10′-15′, poi abbiamo preso noi la partita in mano, sviluppato il nostro gioco e avuto delle occasioni importanti. Alla fine Lewandowski fece anche una grande parata. Almeno il pareggio ci poteva stare, la sconfitta fu ingiusta, ma il calcio è fatto di queste cose e la colpa è stata nostra che siamo stati poco cinici, venendo costretti a leccarci le ferite“.