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Sport Patti, Sidoti: “Non sentiamo la pressione. Vogliamo compiere l’impresa”

Tre metri sopra il cielo. Lo Sport è Cultura Patti non smette di stupire e dopo una stagione regolare brillante in serie C Silver chiusa al secondo posto con 27 successi su 30 gare disputate, sta facendo sognare tutto l’ambiente bianconero con una Poule Promozione fin qui perfetta caratterizzata da tre successi in altrettante uscite. La chiave del successo è la semplicità infusa nel gruppo di coach Pippo Sidoti che lavora in palestra col sorriso e dopo l’accesso alla bagarre promozione non sente sulle spalle il peso di dover vincere a tutti i costi. La gioventù caratterizza la squadra del presidente Papa con tanti elementi autoctoni che si stanno mettendo in luce e la determinazione ha permesso di concludere da formazione imbattuta il gironcino promozione.
Guai però ad abbassare la guardia e non potrebbe essere diversamente come insegna il tecnico Pippo Sidoti che in carriera ha vissuto mille battaglie. “Viviamo alla giornata ma certamente questa situazione ci inorgoglisce, non abbiamo pressioni addosso dall’ambiente e rimaniamo liberi da pensieri. Aspettiamo le prossime tre gare cariche di significato ma non siamo partiti con la necessità di chiudere nei primi due posti. Da inizio anno ho notato che i ragazzi hanno sempre migliorato la propria pallacanestro, pensare di arrivare a tanto non era pensabile prima dei playoff. Nel girone siciliano 3-4 squadre hanno speso tanto per arrivare qui, noi ce l’abbiamo fatta. Il futuro non ci fa paura, siamo tranquilli e consci delle nostre forze, i ragazzi sanno che hanno fatto qualcosa di straordinario con i due Usa (Custis e Saintilus, ndc) in primis. Le altre squadre sentono la pressione perché è meglio essere inseguiti che inseguire”.

Il tecnico Pippo Sidoti
Il tecnico Pippo Sidoti

Il tecnico che lega la sua storia indissolubilmente ai fasti della pallacanestro pattese loda le qualità di una squadra giovane ma con elementi dimostratisi inseriti nell’ambiente ideale.
“Con formazioni meno esperte ho vinto sia la B che la C, quest’anno questa fisionomia di organico è meno usuale per me. Nove ragazzi sono tutti del posto ed è una grande cosa per un paese di 10 mila abitanti, un dato che ci riempie d’orgoglio e che dimostra che si può tirare fuori qualcosa di buono dai settori giovanili. Anche il pubblico si è accorto di noi e c’è grande sintonia con la squadra. I due americani non sono solo le bocche da fuoco ma anche una guida per i compagni ed un esempio di come stare in campo”.

Il girone D comprende anche Foggia, Agropoli e Vis Reggio Calabria. Tre squadre con storie diverse ma accomunate dal fatto di essere clienti molto quotati in chiave promozione.
“Metto sullo stesso piano Foggia e Agropoli, considerato che loro devono giocare con la Vis non scarterei un’ipotesi di arrivo di tre squadre a pari punti con la classifica avulsa decisiva in chiave qualificazione. Ci attendono due esami duri in trasferta ma abbiamo le nostre qualità, in campionato abbiamo perso solo a Canicattì e Cefalù imponendoci in casa della Costa; possiamo fare bene su questi campi, Agropoli ha dominato con Pozzuoli il girone campano ed ora giocherà due gare in casa, Foggia in Puglia ha dimostrato di sapere giocare tanti match decisivi, cosa che non è successa a noi perché la concorrenza era meno folta. I pugliesi ci inseguono a due punti di distanza, prepariamo le sfide come abbiamo sempre fatto, un successo in trasferta equivarrebbe alla promozione”.

Una schiacciata di Allsene Saintilus
Una schiacciata di Allsene Saintilus

La stagione è partita dopo il quarto posto dello scorso anno ed una marcata politica di valorizzazione dei giovani. “Volevamo investire sui nostri ragazzi riuscendoci, merito al lavoro e all’attività di base. In squadra 7-8 giocatori di Patti giocano in prima squadra, dietro altri proseguono la loro crescita. E’ una stagione super, questo lavoro ce lo porteremo per il futuro. Non va dimenticato che le altre squadre in lotta con noi hanno roster con tanti stranieri e giocatori importanti, il nostro vuole essere un esempio per costruire giocatori in casa senza abbassare competitività ed ambizioni”.
Infine parentesi pubblico, l’ambiente è molto vicino alla squadra ed il grande traguardo ambito deve essere coltivato insieme. “La gente ci è sempre stata accanto, il dato di 1200 persone contro Agropoli va sottolineato per una sfida di serie C, la gente si è divertita e trascorso un pomeriggio di sport. E’ comunque un playoff molto combattuto e tirato, tutto si deciderà in volata. Sono contento perché noi e Cefalù stiamo tenendo alto il nome della Sicilia, è un bel messaggio per la pallacanestro isolana, fino alla fine onoreremo la post season”.

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