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Sport Patti, Sidoti guida la rimonta: “Quattro sfide che ci diranno quale ruolo reciteremo”

Il bello di una stagione è che le sorprese sono sempre dietro l’angolo e che nulla appare scontato ma tutto può essere ribaltato e migliorato. E’ il caso calzante dello Sport è Cultura Patti, matricola terribile del campionato di serie C Nazionale che grazie ad un organico di indiscusse qualità è la mina vagante in zona promozione e culla il sogno di inserirsi definitivamente occupando uno dei primissimi posti della graduatoria. E’ il tecnico Pippo Sidoti, uomo sul quale il sodalizio bianconero del patron Fiumanò non ha avuto dubbi in estate per dare inizio ad un nuovo corso, a parlare in riferimento alla splendida cavalcata con la quale la squadra ha archiviato il 2014 coincisa con tre successi esterni consecutivi.
“Abbiamo lavorato anche durante le vacanze nonostante lo stop forzato del 28 dicembre (impraticabilità del PalaSerranò e rinvio del match con la Vis, ndc). Sottolineo che nell’ultimo mese di campionato è cambiato l’atteggiamento dei miei ragazzi perché prima della sconfitta con San Filippo avevamo collezionato sempre tre vittorie ma in estrema emergenza d’organico.

Lo Sport è Cultura Patti sta risalendo in classifica
Lo Sport è Cultura Patti sta risalendo in classifica

Questo fatto ha responsabilizzato di più chi è andato in campo ed ha dovuto ovviare agli assenti in controtendenza rispetto a quando siamo tornati al completo, è un paradosso ma è successo perché chi si era ben disimpegnato ha fatto meno mentre gli altri compagni tornavano dagli infortuni e non erano al top della condizione. Dopo le sconfitte con Cocuzza ed Acireale tutti di sono responsabilizzati perché sapevamo di non essere quella squadra senz’anima vista in quell’occasione”.

Il momento della svolta è recente, il tecnico ricorda quei momenti.
“Non potevamo continuare ad esprimerci su quegli standard, ci siamo guardati negli occhi e capito che potevamo fare ben altro. Dalla trasferta di Messina abbiamo trovato i nostri equilibri ed abbiamo giocato molto bene a Cosenza e nel derby con la Costa, sicuramente il successo più importante e significativo. I successi ci hanno permesso di rimetterci in gioco ma siamo consapevoli che tutto dipende da noi, non vogliamo fare proclami inutili. Lottare per la zona promozione (prime tre posizioni che danno accesso alla seconda fase, ndc) però ci ingolosisce”.
Due gli aspetti da sottolineare, uno psicologico, l’altro prettamente di maturità. L’ex coach del Cus Messina si spiega meglio: “Abbiamo superato un momento mentale adesso serve quello della piena consapevolezza dei nostri mezzi. Ci attendono quattro gare decisive, Vis e Cefalù in casa, Siracusa e Green fuori, per capire cosa vogliamo ottenere da questo torneo e di conseguenza per cosa lotteremo. O competere fino alla fine o disputare un’onesta stagione”.

Pippo Sidoti, head coach di Patti
Pippo Sidoti, head coach di Patti

Non solo prima squadra in quattro mesi intensi per la società pattese che di fatto ha fatto riaccendere il motore di una città innamorata di questa disciplina ma assente nell’ultimo lustro dalle principali scene.
“Dal ripescaggio di luglio e l’assemblamento della squadra a settembre tanto è successo. Abbiamo riformato integralmente il settore giovanile e coperto un buco generazionale che va dai nati nel 1998 al 2002. Si sono costruite due squadre giovanili, l’under 19 e 17 che senza pressioni stanno difendendo il nome della società. Il progetto avanza nonostante le problematiche di orari e disponibilità dei campi. Non era facile fare più di così”.

S’attende la luna di miele definitiva tra i sostenitori della città e la propria squadra, anche in tal senso Sidoti è fiducioso.
“La gente è legata ai fasti del passato, alla A Dilettanti o la B d’Eccellenza e chiede nuovi stimoli. Le sconfitte interne hanno inciso e sono arrivate nel momento meno opportuno ma i recenti successi porteranno nuova linfa ed entusiasmo. Per una serie C giocare con un minimo di 350 spettatori e picchi di oltre 400 è un buon dato di partenza, certo riempire una struttura di 2500 posti richiede il suo tempo, si lavorerà in quest’ottica”.
Infine alcune considerazioni sulla vetrina del campionato riservata all’All Star Game di categoria. Un evento che merita considerazione ma che, secondo il tecnico deve dare ancora più spazio in futuro agli atleti più giovani, che rappresentano il futuro della palla a spicchi.
“Vedere in una sola partita tanti giocatori affermati che continuano nella loro carriera a mietere consensi è piacevole per il pubblico ma spero che lo spazio per i più giovani cresca nelle prossime edizioni anche in considerazione della squadra in cui militano. Difficile fare singoli nomi ma Mollura, Sodero, Maric, Listwon si stanno imponendo all’attenzione generale anche se ragazzi come Bolletta, Sidoti, Marinello, Rodriguez, Carpinteri ad esempio meritano ugualmente il loro spazio”. Consigli che arriveranno facilmente a destinazione, nell’attesa il coach di Patti è pronto a giocarsi un mese di gennaio determinante per una squadra che vuole fortemente dire la sua.

Filippo Mori, uno degli atleti di punta del roster bianconero
Filippo Mori, uno degli atleti di punta del roster bianconero

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