Il big match del PalaSerranò tra Sport è Cultura Patti ed Irritec Costa d’Orlando oltre ad aver riaperto completamente le varie dinamiche in classifica in chiave playoff con un rimescolamento delle posizioni in gioco, rischia anche di aver segnato un punto di non ritorno nei, flebili, rapporti intercorsi tra società e Federazione. E’ il tecnico dello Sport è Cultura Patti Pippo Sidoti, il più navigato del massimo torneo regionale, all’indomani del ko casalingo ad esigere chiarezza e cercare la definizione a tanti, troppi, punti interrogativi che stazionano sul campionato. Facciamo chiarezza sul momento vissuto in casa bianconera.
“E’ un discorso generale che non parte certamente oggi, sono troppe le cose e le dinamiche che mi lasciano perplesso. Stiamo facendo grossi sforzi come società per portare avanti il nostro progetto ma dopo quello che succede ci chiediamo se vale la pena continuare ed impiegare altre ingenti risorse. Mi chiedo il perchè il massimo dirigente del movimento cestistico regionale (riferimento ad Antonio Rescifina, ndc) non viene a vedere quello che succede sui campi di gioco. Solo la sua presenza ed il confronto con le varie società può farci crescere, è un dato di fatto”.
Il tecnico, sempre passionale, entra nel vivo della sua analisi, affrontando lo spinoso tema arbitraggi.
“Le società fanno a gara a chi si lamenta di più, noi siamo stati danneggiati nel big match casalingo con Cefalù ed in un’altra occasione. Ogni settimana si levano proteste contro il sistema arbitrale che tolte alcune eccezioni reputo da rifondare. Non è compito delle società far migliorare gli arbitri ma spetta all’organo CIA farli allenare e controllarne i comportamenti. Domenica ad esempio sono stato allontanato dalla panchina per somma di tecnici ma non è arrivata la squalifica per la prossima gara, c’è qualcosa che non torna allora se lo raffrontiamo alle due giornate di squalifica subite per l’espulsione a Messina. La verità deve uscire fuori, vedo troppe stranezze riferite anche a comportamenti tenuti dalle giacchette grigie prima del match di campionato”.
Amarezza mista a sfogo nelle parole del coach pattese che vorrebbe uniformità di giudizi alla base del torneo.
“Domenica è la terza volta consecutiva che cambia ad un giorno dalla gara la designazione di uno dei due arbitri della nostra società, con Cosenza doveva dirigerci il sig. Paternicò che invece poi ha diretto la sfida con la Costa. E’ assodato che in stagione tutti i big match sono stati affidato a coppie siciliane. Patti è stata arbitrata per cinque volte dallo stesso arbitro mentre solo una volta da altri direttori arbitrali. Mi chiedo, quali sono i criteri seguiti nelle designazioni? Non c’è rotazione, si va aa simpatia-antipatia e questo non va bene. Sono tutti fatti già segnalati all’osservatore di gara”.
Le richieste dell’allenatore dello Sport Patti sono chiare e le accuse hanno facili destinatari.
“Il derby era la gara più importante dell’anno ed esigeva una condotta arbitrale esemplare già prima della palla a due. Per certi fatti accaduti farei intervenire la Procura Federale, non era sicuramente la migliore coppia arbitrale del campionato. Il Comitato è alle prese con diverse difficoltà gestionali, non c’è chiarezza. Bisogna perseguire l’interesse di tutte le società perché in passato con la gestione centrale da Roma simili episodi non accadevano, gli arbitri venivano da tutta Italia ed il confronto tecnico era possibile, migliorando tutti assieme. Per me è un campionato falsato in toto, squadre tutelate dall’inizio ed altre come la nostra danneggiate”.
Chiusura relativa ad alcuni aspetti della sfida domenicale e sguardo all’ultima giornata della stagione regolare che decreterà i suoi verdetti in ottica terzo posto: “Sono consapevole che noi contro Capo d’Orlando non abbiamo giocato bene ma nonostante tutto ad 1’ e 40” dalla fine eravamo ancora a contatto. Il 9-2 a sfavore nei falli del primo quarto ed i 3 giocatori del quintetto gravati di 3 falli dopo il primo tempo sono stati un grave handicap. Per noi rimane un grande campionato dove abbiamo valorizzato tanti giovani, certo centrare la ciliegina sulla torta dei playoff sarebbe un motivo di vanto, dipende tutto dalla sfida di Reggio Calabria. Rimaniamo ugualmente sereni”.