Tato Spatari è il nuovo presidente del Circolo del Tennis e Vela Messina, designato con un importante mandato elettorale. La sua lista ha infatti ottenuto il 68% delle preferenze. “Ero fiducioso, è stato un successo importante. Ci fa piacere perché è stato compreso il nostro processo di rinnovamento e riorganizzazione del Ctv. Io sono stato per tre anni nel Consiglio Direttivo, senza incarichi esecutivi. I venti nomi che mi affiancano sono invece tutti alla prima esperienza”.
Archiviata la lunga parentesi con Antonio Barbera al timone, la linea programmatica è chiara: “Vogliamo ridare importanza e centralità al socio, che si è sentito meno valorizzato. Non a caso avevamo scelto il motto “il socio è l’anima del nostro circolo”. Le strutture sono state aperte anche a chi non era iscritto. Tra ordinari e familiari sfioriamo quota 1.100 soci. Siamo una famiglia molto nutrita”.
Non c’è soltanto il tennis tra le discipline praticate: “La vela è uno sport antichissimo, che ha portato risultati e va implementata. Anche il bridge va bene, nei tornei diciamo sempre la nostra. Si riuniscono almeno una volta la settimana per giocare e ricordo che è richiesto un regolare certificato medico di attività agonistica”.
L’affluenza alle urne è stata elevatissima: “Ha votato l’85% dei soci. Sono contento perché la competizione elettorale ha messo sul tavolo tutte le problematiche. Una lista unica non lo avrebbe consentito. Lo scudetto a squadre è stato un vanto, ma ora dobbiamo rimodernare le strutture, che vanno abbellite e riqualificate. I campi vanno rimessi in sesto con una programmazione importante”.
Spatari valuta anche una riconversione: “Abbiamo sette campi in terra rossa, che in caso di maltempo restano inutilizzabili anche per 36 ore. Valuteremo la possibilità di trasformarne uno o due in cemento, perché ormai il tennis moderno sta cambiando e noi siamo pur sempre una Top School. Anche l’Ssd Unime ha scelto questo fondo, che impone anche minore manutenzione e consente di giocare anche dopo la pioggia perché si asciugano subito”.
Le idee sono tante ma chiaramente bisognerà rivolgere un occhio di riguardo al bilancio: “Nell’arco del quadriennio confidiamo di mettere mano a tutti gli spazi del Circolo, dalle aree verdi al ristorante. Ma dovremo avere contezza dei conti, che vanno gestiti con attenzione. Le entrate ci sono”.
Non si può dilapidare il patrimonio sportivo dopo lo scudetto conquistato dal Ct Vela: “Siamo un circolo importante. Dovremo tenere fede agli impegni già assunti per la serie A1 e valutare quelli futuri, magari non lotteremo più per il tricolore ma comunque vogliamo ben figurare. È un vanto quanto ha saputo ottenere il mio predecessore Barbera. Ci sono, inoltre, Under 10 e 12 di prospettiva”.
Il tricolore a squadre è arrivato d’altronde grazie ai numeri dei fratelli Giorgio e Fausto Tabacco: “Il vivaio è fondamentale, non soltanto per la serie A1. Vogliamo implementarlo per quantità e qualità e organizzare in futuro competizioni nazionali o internazionali, come un Future entro il 2026. Gli sponsor potrebbero coprire gran parte degli esborsi”.
Spatari ha superato lo sfidante Ivan Mazzeo: “Un amico, che stimo. Ognuno ha portato avanti il suo progetto ma il circolo è aggregazione e non ci divide. Adesso lavoreremo tutti per farlo crescere”. Il Collegio dei Probiviri sarà composto dal presidente Eugenio Fazio e dai componenti Rosa Nastro Gambadoro e Antonio Strangi, il Collegio dei Revisori dei Conti dal presidente Giovanni Canfora e dai componenti Antonino Allone e Gaetano Urzì.
Nel Comitato Accettazione Soci ci saranno Giovanni Merenda, Maurizio Lo Piano, Serafino Barbaro e Anna Ruggeri. I componenti eletti del nuovo Consiglio Direttivo sono invece Alessandro Russo, Alberto Vermiglio, Lino Brigandì, Barbara Bernardo, Conci Spagnolo, Tato Spatari, Maruka Stagno D’Alcontres, Giovanni Minuti, Vilfredo Raymo, Santi Delia e Umberto Weigert.
