La Zuiki Spadafora non finisce più di stupire. Strapazza la resistenza della Costa d’Orlando e rafforza il primato solitario in classifica nel campionato di serie D. Il cammino di Spadafora è già da record, imponendosi di fronte al pubblico amico grazie ad una sontuosa prova di forza anche al cospetto della compagine che si prospettava recitare il ruolo di nemico numero uno nell’ottica della vittoria finale del campionato.
Gli ospiti pagano a caro prezzo i troppi infortuni che hanno reso impari la partita e privato il roster di coach Condello di altelti del calibro di Strati, Galipò e gli esperti Scarlata e Antinori.
L’inizio è a spron battuto per la squadra di casa: contropiedi, difesa forte e tiri da tre non lasciano scampo ad un Capo d’Orlando che prima di subire un parziale di 10-2, ci mette un po’ a trovare le giuste contromisure in campo. Fantastici i primi dieci minuti del superlativo pivot Carlo Contaldo, che con numeri d’alta scuola lascia letteralmente basiti gli avversari che cercano di opporsi al suo strapotere fisico.
Il secondo quarto si svolge invece all’insegna dell’equilibrio con le due squadre che rispondono colpo su colpo. L’arbitraggio non si è rivelato assolutamente all’altezza della situazione: non si pretende la perfezione in un campionato di serie D, ma quanto meno un minimo di professionalità. Fischi sbagliati da un lato e dall’altro non hanno fatto altro che far agitare gli animi, portando ad isterismi che hanno macchiato una bella pagina di sport.
Tornando al match, la prima frazione della ripresa è tutta di colore giallo-nero; col piede pigiato sull’acceleratore e presa per mano dal solito Stuppia, che ne mette ben 24 a referto, riesce a scavare una voragine dietro di se ed a incanalare l’incontro sui binari sperati. Nell’ultimo quarto i ritmi, e di conseguenza le percentuali, calano notevolmente, ma la voce “vittoria” è praticamente ormai archiviata per coach Maganza e i suoi.
Da segnalare, a partita ormai praticamente terminata, i tafferugli, probabilmente figli sempre di una partita davvero mal gestita dalla coppia arbitrale, che hanno portato all’espulsione di Stuppia, reo di aver reagito ad un fallo troppo plateale e violento di Micale, punito anch’esso con la medesima sanzione. Da un’analisi serena e oggettiva della gara lo staff di Spadafora ritiene di essere rimasto un po’ deluso dalla prestazione degli ospiti, che non hanno saputo incidere come nelle gare scorse, in cui avevano lanciato quasi messaggi di sfida alla compagine spadaforese. Chi credeva che questo campionato sarebbe stato più combattuto e agguerrito, rimarrà, parecchio deluso: Spadafora sembra non conoscere davvero rivali.
Zuiki Spadafora-Costa d’Orlando 76-55
Parziali: 22-11; 20-18; 21-11; 13-15
Spadafora: Barbera 3, Stuppia E 1, Biondo 5, Scibilia, Pollicino, Vento 8, Busco 15, Molino, Contaldo 17, Squadrito , Mobilia 3, Stuppia I 24. Coach Maganza.
Capo d’Orlando: Micale 2, Urso 3, Scarlata ne, Mondello 24, Pizzuto 7, Crisà 7, Niang ne, Merendino 6, Vittorio, Giuffrè 5, Antinori ne. Coach Condello.