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Messina

Sorbello: “Da Russo manovre destabilizzanti. A decidere sarà una Commissione”

Il consigliere comunale Salvatore Sorbello interviene sulla vicenda relativa all’affidamento dello stadio “Franco Scoglio” dopo l’interrogazione del collega Alessandro Russo, in una nota indirizzata al Pd e per conoscenza al sindaco Cateno De Luca, che riportiamo integralmente di seguito, facendo indirettamente riferimento anche alla passata candidatura di Matteo Sciotto, vicepresidente dell’Acr Messina, proprio con il partito di centrosinistra.

Salvatore Sorbello
Il consigliere comunale Salvatore Sorbello (foto l’Eco del Sud)

“Premesso che non possono fare interrogazioni durante lo svolgimento in corso di un bando pubblico, credo in linea generale che il Pd, per noti motivi, sia incompatibile anche solo a passare davanti allo Stadio San Filippo. Ritengo tuttavia che certe manovre, effettuate per destabilizzare l’ambiente squadra alla vigilia di una partita importante, finiscano poi per turbare la partecipazione di una società a una gara pubblica che è ancora in corso di svolgimento. Per carità, poi ciascuno si assumerà le proprie responsabilità, tenendo però sempre presente che la competenza per la correttezza procedurale di un bando non passa certo dal Consiglio Comunale  ma dalla Commissione a tal fine nominata secondo legge, la quale ha già il dovere di rispettare e far rispettare ogni passaggio come da disciplinare allegato al bando.

La Tribuna B dello stadio “Franco Scoglio” (foto Nino La Macchia)

Non siamo noi consiglieri comunali vicini a quel presidente o vicepresidente iscritto a quel partito piuttosto che all’altro, a dover dire alla commissione cosa deve fare e di cosa dovrebbe avere timore, né può essere competente l’Amministrazione Comunale intesa come organo politico. C’è un dirigente che ha questo compito e che per ovvie ragioni non è stato nominato dalla politica per svolgere il suo lavoro. Noi organo politico, eventualmente, possiamo intervenire successivamente, quando si completerà l’iter procedurale che coincide con l’assegnazione o la bocciatura. Un minuto dopo, possiamo di rilevare tutto ciò che vogliamo come qualunque altro cittadino. Saranno gli organi competenti eventualmente adìti a dover esprimere un giudizio positivo o negativo. In uno Stato di diritto funziona così, ma il Pd, o parte di esso, questo, ancora probabilmente non l’ha imparato. C’è sempre tempo”.

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