Non rompe l’incantesimo l’Orlandina Basket, che cede sul parquet amico di fronte alla Scaligera Verona e a quattro partite dal termine della prima fase si trova impelagata in piena lotta salvezza. La vittoria manca ormai dal 25 febbraio, la classifica preoccupa ma la squadra ha mostrato grande abnegazione.
Marco Sodini al termine della gara ha offerto consueti spunti di riflessione: “Abbiamo piena consapevolezza sia del momento attraversato che del fatto che nonostante avessimo preparato bene la gara purtroppo è arrivata la sconfitta. Verona è una squadra forte che vive un opposto momento di forma rispetto a noi. Prendo alcuni aspetti positivi della partita giocata. Sappiamo che mancano ancora quattro partite alla fine e dobbiamo vincerne il più possibile per non finire negli ultimi due posti (che costringono alla disputa dei playout, ndc). Per far ciò abbiamo bisogno di più sacrificio e competitività rispetto alle ultime prestazioni offerte. Siamo stati un po’ sciocchi. Va bene essere giovani, ma in alcuni momenti perdiamo l’attimo, vedi alcuni errori che hanno cambiato l’inerzia della gara. Dobbiamo vincere la prossima gara in trasferta a Treviglio, la prima di due consecutive lontano da casa”.
Il tecnico sa di allenare un gruppo molto rinnovato nel corso di questi mesi e che ha assunto una struttura diversa nelle ultime settimane: “Siamo diversi come fisionomia di squadra rispetto all’inizio dell’anno. Devo dire che Diouf è entrato in partita con energia, sono contento della sua prestazione. C’è bisogno che tutti capiscano che dobbiamo essere efficienti in base alle nostre caratteristiche. Conta principalmente essere produttivi e rimanere avanti o almeno in parità nel punteggio rispetto all’avversario di turno. Abbiamo avuto dei momenti in cui tornando sotto avremmo potuto gestire molto meglio la situazione, invece abbiamo commesso errori in attacco e difesa, permettendo ad una squadra esperta come Verona di portare a casa la gara”.
In conclusione l’ex allenatore di Cantù introduce i temi di una lotta salvezza molto serrata: “Devo essere lucido per me ma soprattutto per i ragazzi che oscillano facilmente come stato d’animo tra entusiasmi e amarezze. Non c’è niente di cui disperarsi, siamo in una situazione di classifica che non ci soddisfa, ma dobbiamo guardare avanti con serenità . Il successo di Bergamo(occupa la posizione che equivale alla retrocessione diretta, ndc) avvicina chi insegue. Noi cerchiamo di guardare dietro ma soprattutto davanti. E’ una stagione strana e l’ho sempre sostenuto ma va affrontata con serietà e con il giusto approccio a ogni singola seduta. Non ci devono essere scusanti, noi da troppe settimane non abbiamo il roster al completo. Ancora una volta non eravamo al completo, considerato il problema occorso a Matteo Laganà , ma l’attenzione deve essere al duemila per cento anche in allenamento per una semplice seduta di defaticamento oltre che sulle cose chieste durante le partite. Questo è il modo di vincere e sono certo che faremo il massimo per farlo”.