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Sodini: “Metterò pressione ai giovani”. Villa: “Floyd e Johnson determinanti”

Ennesima gara da batticuore al PalaFantozzi. La sfida con l’Urania Milano si decide letteralmente all’ultimo tiro con la conclusione di Raivio che esce e con i giocatori dell’Orlandina che possono alzare le braccia al cielo per festeggiare. Questo il pensiero di coach Marco Sodini: “La quarta vittoria di fila è importante ma non posso ritenermi soddisfatto della prestazione. Non riusciamo ad avere due gare consecutive giocate in modo positivo dai ragazzi più giovani. Gli metterò più pressione se serve, ma occorre avere continuità nelle prestazioni e nella consistenza delle cose che sappiamo fare. Non abbiamo né difeso bene né interpretato bene la gara perché sopra di 15 punti nel terzo quarto la partita va chiusa e non riaperta”. 

Matteo Laganà
Matteo Laganà a segno contro Milano

Il tecnico paladino ha analizzato il convulso finale: “Ci siamo innervositi inutilmente poi nel finale: Floyd è andato a dire a Fall di sbagliare volutamente il secondo libero perché non avevamo bonus e con appena due secondi tra rimbalzo e conquista di palla impedivamo qualsiasi opportunità di tiro all’Urania, ma non abbiamo rispettato il piano nel fare una certa cosa nell’ultima azione. Già prima avevamo commesso errori di questo tipo senza trovare le giuste spaziature in campo. È anche vero che chi comunque guarderà nel prossimo futuro il risultato si ricorderà solo di quello e non disquisirà su altro”. 

Neppure la temuta sosta natalizia ha condizionato Johnson e compagni, che peccato soltanto di costanza nei quaranta minuti: “Devo ammettere che i ragazzi nel corso della settimana sono stati encomiabili negli allenamenti nonostante le feste. L’approccio era stato giusto e l’energia si era vista ma sono schietto e occorre maggiore orgoglio nel non farsi battere individualmente dall’avversario. Prendiamo tiri aperti da buoni giocatori semplicemente per mancanza di aggressività o per non spendere il bonus di falli nemmeno nell’ultimo quarto. Allenarsi bene non significa necessariamente competere, i giocatori devono metterci anche del loro perché tutto parte da un’ambizione personale.

Floyd e Johnson
L’arrivo in Sicilia di Floyd e Johnson, due acquisti azzeccati

Nel mercato estivo non è stata toppata alcuna scelta:Fall ha fatto una doppia doppia abbondante ma sappiamo che la nostra crescita non passa da questi giocatori forti. È stata bravissima la società ad averli presi e loro stanno rispettando in pieno le loro qualità. Capo d’Orlando si conferma un posto ideale per fare crescere i ragazzi ma oggi non posso essere contento. Il messaggio è essere ambiziosi perché le quattro vittorie di fila non ci devono bastare. Avremo tantissime gare da giocare fuori casa a gennaio che richiedono grande concretezza e non basteranno prestazioni come questa. Chiudo con un augurio esteso a tutti: spero che nel 2021 staremo tutti un po’ meglio”. 

Davide Villa ci aveva preso gusto. La sua Urania era risalita dal meno quindici riuscendo a passare in vantaggio nel finale con la tripla di Raivio. Lo stesso ex Legano però sbaglierà dall’angolo il tiro finale del possibile successo: “Abbiamo vinto il terzo quarto però giocando male e nella restante parte della gara siamo stati distanziati dai nostri avversari. Abbiamo dovuto operare modifiche nell’assetto iniziale di squadra. Nel secondo quarto eravamo a contatto con un primo tempo con due squadre tra loro pari nella percentuale di tiro. In settimana è difficile che sbagliamo tiri liberi poi durante la gara ci pensiamo troppo e sbagliamo di più. Nel finale entrambe le squadre hanno giocato ognuna la propria pallacanestro. I loro due Usa sono risultati determinanti e li hanno cavalcati nel finale di gara. Johnson ha segnato un grande canestro in post basso, Floyd ha segnato triple in faccia a tutti. È un giocatore che vince da solo, lo sapevamo. Dobbiamo migliorare in allenamento per evitare le difficoltà del secondo quarto. I loro strappi ce li aspettavamo ma ci abbiamo messo del nostro. Era una gara importante contro una squadra in grande forma, ogni partita ha le sue insidie”.

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