“L’idea della doppietta Giro-Tour si è allontanata, abbiamo valutato che sarebbe stata un azzardo. Vincenzo si concentrerà sulla Boucle” lo ha dichiatrato, al quotidiano “La Tribuna di Treviso”, Paolo Slongo, preparatore di Vincenzo Nibali. Come era prevedibile, il campione messinese non tenterà la doppietta nel 2015, puntando al bis in Francia.
Lunedi 24 novembre la Astana svolgerà il primo raduno stagionale. A Montecatini, si getteranno le basi per la stagione ventura. “E’ certo, Nibali non correrà il Giro per concentrarsi per il Tour, dove – con ogni probabilità – sarà affiancato da Fabio Aru – ha continuato Slongo – Prima di decidere, abbiamo atteso di conoscere il percorso del Giro. E quello del 2015 si presenta esigente e con arrivi in salita già nella prima settimana. Nibali non può permettersi di andare al Giro solo per partecipare e fare la gamba per il Tour. L’idea iniziale era di arrivarci all’80%, per poi essere al top nell’ultima settimana. Idea non praticabile alla luce del tracciato. Il Tour è fatto su misura per Vincenzo: il pavé, solo 14 km di crono individuale più una cronosquadre. Correre pure il Giro sarebbe stata un’incognita“.
Il progetto-doppietta è stato preso in considerazione? “Ci avevamo pensato per trovare nuovi stimoli. Ma inseguire due picchi è difficile. A Nibali il Giro piace, ma, al di là dei sentimenti, non valeva la pena rischiare. Vincenzo non può essere né carne né pesce. La doppietta non tramonta, potrebbe essere la sfida degli anni successivi. Ma servirà un Giro che consenta di sfruttare le prime due settimane per entrare in condizione”.
Cambierà il percorso di avvicinamento al Tour. “Cominceremo a Dubai, poi rispetto al 2014 si dovrebbe disputare la Tirreno-Adriatico al posto della Parigi-Nizza. Quindi Sanremo, Amstel, Freccia e Liegi. Si valuterà se correre il Romandia”.
La scelta di puntare solo sul Tour de France sembra essere la più giusta. Nel ciclismo moderno risulta quasi impossibile partecipare al Top della condizione in entrambi le gare. Nel 2015 ci proverà lo spagnolo Alberto Contador. Il vincitore dell’ultima Vuelta Espana farà da cartina di tornasole per tutti coloro che nei prossimi anni vorrano tentare l’accoppiata storica Giro-Tour, impresa realizzata sino adesso solo da sette atleti; utimo in ordine di tempo Marco Pantani nel 1998.