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Simonetti: “Alla Caronte ho capito quanto è bello giocare a calcio”

Il centrocampista, che ha recuperato palla dando il là all’azione dell’1-2, ispirata da Ferreira, scherza con De Vena:“Ha ringraziato Pepe per l’assist… È la dimostrazione che in campo guarda solo la porta e gli avversari e non i compagni che lo servono!”.

Il centrocampista campano al fianco del compagno Bucolo
Il centrocampista campano al fianco del compagno Bucolo

La squalifica del suo grande amico Maiorano ha restituito per una domenica la copertina al centrocampista del Messina Francesco Simonetti, entusiasta per l’ultima impresa centrata dai peloritani nel corso di un esaltante girone di ritorno: “La vittoria di domenica rappresenta la ciliegina sulla torta. Andavamo a Lamezia per riscattare l’andata ed ottenere la quasi matematica promozione in C unica: ci siamo allenati per una settimana con quell’obiettivo. Abbiamo fatto la partita con umiltà e equilibrio, riscattando la figuraccia dell’andata davanti ai nostri tifosi. La gara d’andata d’altronde ha fatto scorrere il sipario su un altro campionato. Dalla domenica successiva è cambiato tutto, dal punto di vista mentale e motivazionale. Il risultato vale doppio perché conquistato in un campo difficile, in un giorno in cui loro si giocavano tutto”.

Il rosso rimediato da Simonetti contro il Melfi
Il rosso rimediato da Simonetti contro il Melfi

Il momento più esaltante per il gruppo è stato però quello dell’approdo in riva allo Stretto, dove sono stati accolti da circa 700 sostenitori giallorossi in festa: “Poi alla Caronte mi sono davvero emozionato. Lì mi sono detto come prima cosa: quanto è bello giocare a calcio! Per un giovane vedere tantissima gente che a Messina ti fa sentire importante è veramente unico ed emozionante. Sono orgoglioso perché d’altronde questo è lo scopo di ogni giocatore”.

Curiosa la ricostruzione della rete che ha segnato il successo dei peloritani, con De Vena bravissimo in campo ma meno in sala stampa: “L’azione del 2-1? Ho recuperato io la palla e servito Ferreira che ha lanciato davanti al portiere De Vena. Ho visto che lui ha ringraziato Pepe per l’assist, commettendo una gaffe! Ma la realtà è che a lui si tappano le orecchie: fa la guerra con gli avversari e guarda soltanto la porta”.

Francesco Simonetti in azione
Francesco Simonetti in azione

Adesso è annunciata una strepitosa cornice domenica contro il Sorrento: “Domenica mi aspetto il pubblico delle grandi occasioni. Finalmente otterremo la certezza di potere giocare in un campionato importante. Messina è una grandissima piazza ed i tifosi non ci faranno mancare il loro supporto ed il loro affetto. Sarà uno stimolo peraltro a dare il massimo nonostante il Sorrento si sia ripreso e cerchi disperatamente il punto che gli manca per agganciare l’ottavo posto. Proveranno a vincere la partita ma noi in casa vogliamo un altro successo. C’è peraltro il secondo posto a tre punti. Qualche mese fa nessuno avrebbe immaginato una promozione diretta ipotecata a tre giornate dalla fine. Non ci vogliamo fermare qui ed arrivare più in alto possibile: speriamo di ottenere il podio”.

Tanti i modelli nello spogliatoio: “Tra gli “over” non posso che citare il capitano Corona, una persona ed un calciatore esemplare, unico. Si può soltanto imparare da lui. Anche Maiorano, Bucolo e Iuliano mi danno una grande mano e sono dei punti di riferimento. Con Stefano soprattutto condivido anche tante esperienze extra-calcistiche. Tra i giovani invece Ferreira ha dimostrato di meritare ben altra categoria e differenti palcoscenici. Lagomarsini, Silvestri, Guerriera hanno fatto benissimo. De Vena lo conoscevo ed anche se ha giocato poco vi posso assicurare che Caturano non c’entra nulla con la quarta serie”.

Al futuro invece Simonetti preferisce non pensarci ancora: “Questa dirigenza la conoscevo già da Milazzo e quindi sono tranquillo. Intanto pensiamo a giocare ed a festeggiare, poi ci metteremo a tavolino per parlare di un’eventuale conferma”.

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